Venezia 75. Applauditissimo in Orizzonti “La noche de 12 años”, sulla dittatura in Uruguay

VENEZIA (nostro inviato) – “La noche de 12 años” di Alvaro Brechner è il racconto particolareggiato e purtroppo  vero del calvario di tre eroi della resistenza alla dittatura degli anni ’70 in Uruguay,  delle torture subite in carcere, delle quali loro stessi han dato dettagliata testimonianza e in seguito provate da vari organismi internazionali, tra cui la Croce Rossa.

Il regista intreccia la forza del loro carattere, uno dei protagonisti durante la carcerazione stava per impazzire, con la forza della democrazia uruguyana. Dei tre prigionieri politici Mauricio Rosencof oggi è drammaturgo, romanziere, poeta, giornalista e dal 2005 è assessore alla cultura per il Municipio di Montevideo. Eleuterio Fernández Huidobro è stato Ministro della Difesa del suo paese fino al 2011 e, nell’agosto del 2016, è morto nel suo ufficio. Pepe Mujica è stato un senatore della Repubblica e oggi è Presidente dell’Uruguay. L’indifferenza non caratterizza gli spettatori della mostra di Venezia e, più precisamente, dei festival del cinema. L’omaggio del regista Álvaro Brechner ai travagli del suo paese per raggiungere la democrazia e ai tre grandi superstiti della dittatura nell’Uruguay è stato accolto con un’autentica standing ovation. 

Storicamente è risaputo dell’esistenza nell’Uruguay di quel tempo dei Tupamaros, noti anche sotto il nome di MLN (Movimiento de Liberación Nacional, o Movimento di Liberazione Nazionale), organizzazione di ispirazione marxista leninista che praticava la guerriglia urbana. Il governo civile di Juan Maria Bordaberry senza alcun sostegno politico da parte del suo partito (il Partido Colorado), si piegò alle pressioni delle forze armate uruguayane e cedette di fatto il controllo governativo ai militari nel luglio 1973 in una sorta di colpo di stato, pur senza spargimento di sangue. Questo fatto portò ad una repressione ancora più violenta contro la popolazione, nonché alla soppressione di tutti i partiti politici. Il governo imprigionò i dissidenti, fece ricorso alla tortura nel corso degli interrogatori di polizia, e represse con brutalità le dimostrazioni sindacali di protesta. I militari catturarono i dirigenti tupamaros Raúl Sendic, Eleuterio Fernández Huidobro, Mauricio Rosencof , Pepe Mujica , Adolfo Wasem, Julio Marenales, Henry Engler, Jorge Manera e Jorge Zabalza, che furono incarcerati in condizioni di bestiale disumanità, di continue sevizie, sotto la minaccia di esecuzione nel caso una qualsiasi azione fosse stata portata a compimento dal MLN-T, di qualsiasi natura essa fosse. A tre di questi eroi è dedicato il film.

Regia di Álvaro Brechner. Un film con Antonio de la Torre, Chino Darín, Alfonso Tort, César Troncoso, Soledad Villamil. Genere DrammaticoFrancia, Argentina, Spagna, 2018, durata 123 minuti.

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