I giovani talenti della World Youth Orchestra in concerto: la musica come messaggio di fratellanza tra popoli

La World Youth Orchestra dopo i riconoscimenti politici ottenuti da UNICEF, ONU, Commissione Europea e dal Presidente della Repubblica Italiana e i successi artistici riscossi nei maggiori festival internazionali prosegue anche per il 2019 il suo impegno nella diffusione, attraverso la musica, degli ideali di fratellanza nei territori attraversati da conflitti religiosi e con forti difficoltà politiche e sociali.

 

La World Youth Orchestra, fondazione non profit – cofondata da La Sapienza, con il sostegno di Fondazione Cultura e Arte – darà il via al tour musicale del progetto Suoni di fratellanza il 24 febbraio in occasione del Festival di Al Bustan, che quest’anno celebra la musica italiana.

La WYO vanta 18 anni di attività, 60 paesi rappresentati, 250 università internazionali partner, 3.000 talenti coinvolti, 300 eventi realizzati e oltre 10.000.000 di persone presenti ai concerti in giro per il mondo. Il progetto si pone come obiettivo di dimostrare come la musica, può essere, non solo una necessità culturale di un’elite ma soprattutto un potente strumento di comunicazione di valori e di idee, un’azione di diplomazia culturale capace di stimolare best practices in campo artistico e socio-politico.

Oggi mentre si scontrano in Europa e nel mondo due concetti opposti, da un lato gli ideali cosmopoliti e dall’altra parte le visioni neo patriottiche, l’idea di fratellanza è sempre meno cultura dei popoli e dei governi. Per ricercare le fonti di quella cultura, la World Youth Orchestra usa il viaggio come Ulisse; un viaggio di conoscenza, colmo di suoni che vogliono essere linguaggio universalmente riconoscibile, un viaggio colmo di musica che come scriveva Platone, è una legge morale, dà anima all’universo, ali alla mente, fuga all’immaginazione, fascino e allegria alla vita e a tutto. Così ci auguriamo che alla fine di questo nuovo viaggio, i nostri giovani musicisti della World Youth Orchestra ritrovino il senso di ciò che oggi sembra perduto, il senso più profondo dell’essere umano: la fratellanza, e una volta ritrovata possa diventare nel loro agire, profonda testimonianza.

M° Damiano Giuranna Direttore artistico musicale 

Il progetto Suoni di fratellanza toccherà i tre paesi del Mediterraneo simbolo della convivenza di diverse culture e religioni. Dopo il Festival di Al Bustana Beirut in Libano sarà la volta, il 4 giugno, del Teatro Nazionale di Sarajevo, città dove storicamente convivono cristiani, ebrei e mussulmani. Il tour si concluderà il 19 giugno al Festival di Fes, in Marocco, dove la comunità mussulmana ha sempre dimostrato un carattere dialogante con le altre culture. Le tre tappe sono in collaborazione con l’Istituto di Cultura italiana di Beirut, l’Ambasciata Italiana di Sarajevo e l’Istituto Italiano di Cultura diRabat.

Per ogni paese un programma musicale diverso. In Libano saranno eseguite musiche della tradizione popolare mediterranea e della grande tradizione italiana come il quartetto di Giuseppe Verdi nell’orchestrazione di Damiano Giuranna. L’Orchestra ospiterà un violinista solista Giuseppe Gibboni, un grande talento italiano di soli 18 anni. La tappa libanese è un omaggio anche al grande sforzo che l’Italia sta compiendo per la pace in Libano. In Bosnia, a Sarajevo, città simbolo della prima guerra mondiale e delle violente guerre civili degli anni novanta, l’Orchestra suonerà la IX sinfonia di Beethoven, un inno ad una nuova Europa fondata sul valore della fratellanza. In Marocco, a Fes, il focus sarà sulla religiosità nella musica cristiana e arabo andalusa, un’importante testimonianza di un antico e prolifico dialogo.

Tutti i percorsi formativi artistico musicali della WYO si realizzano grazie a un nuovo ed innovativo metodo in direzione di una maggiore partecipazione nell’ esecuzione musicale. Una metodologia specifica della Fondazione che associa alla conoscenza e preparazione in ambito musicale, storico, sociale e filosofico, una maggiore responsabilità e creatività artistica individuale. Attraverso il progetto World Youth Orchestra, i giovani musicisti scoprono una nuova qualità nell’impegno comune. L’esperienza artistica diventa crescita umana e professionale e interesse nella scoperta dell’altro.

Site: http://www.worldyouthorchestra.it/

Il tour “Suoni di fratellanza” 2019

Beirut – Libano
24 febbraio 2019
Al Bustan Festival Beirut
https://albustanfestival.com/

World Youth Chamber Orchestra
Giuseppe Gibboni violino
Damiano Giuranna direttore

Suono italiano
D.Giuranna Suite mediterranea (brani dall’antica tradizione popolare del bacino del Mediterraneo – Progetto UNESCO)
H.Wieniawski Variazioni su un tema originale (orchestrazione D. Giuranna)
N. Paganini God Save the king (orchestrazione D. Giuranna)
P. Sarasate Zingaresca
G. Verdi Quartetto in mi minore (orchestrazione D. Giuranna)

Sarajevo – Bosnia -Erzegovina
4 giugno 2019
Teatro Nazionale Sarajevo

http://www.nps.ba

World Youth Orchestra, Coro delle Teatro Nazionale di Sarajevo e delle città della Bosnia Erzegovina
Sabrina Cortese soprano, Elisabetta Pallucchi mezzo soprano, Daniele Adriani tenore, Lorenzo Battagion baritono, direttore Damiano Giuranna

Inno alla fratellanza
L.v. Beethoven Sinfonia n.9 per soli, coro e orchestra in re minore op. 125

Fes – Marocco
19 giugno 2019
Festival di Fes
https://fesfestival.com/2018/

World Youth Baroque Ensemble
Sabrina Cortese soprano
Chaimae Mjibli voce
Damiano Giuranna direttore

Il gesto religioso nella musica italiana e maghrebina tra 17° e 18° secolo
F. Durante Concerto per archi e basso continuo n.1 in fa minore
A. Stradelladall’Oratorio S. Giovanni Battista aria Soffin pur rabbiosi
F. Durante dal S. Antonio Aria Qual nocchier
G. Veneziano Notturno Secondo per contralto e archi
A. Vivaldi Stabat Mater RV 621 for contralto e archi
AnonimussepharditLa rosa florese
Brani dalla tradizione Arabo Andalusa
F. Dall’Abaco Concerto in re magg. per archi e basso continuo op.3 n.6

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WORLD YOUTH ORCHESTRA

La World Youth Orchestra nasce il 15 settembre 2001: un anno particolare per la creazione di un nuovo progetto musicale, un anno che ha cambiato la storia dell’ultimo millennio.
Quattro giorni dopo la tragedia di New York e di Washington sessantacinque giovani musicisti in rappresentanza dei cinque continenti si incontrano a Roma il 15 settembre 2001 per fondare una nuova idea di “far musica”. Per questo motivo, il progetto World Youth Orchestra non è solamente la composizione di una nuova orchestra giovanile, ma risponde alle nuove esigenze di un’epoca difficile e contraddittoria. Il progetto artistico, ideato dal direttore artistico Damiano Giuranna, si pone come obiettivo di dimostrare come l’arte, in particolare la musica, può essere, non solo una necessità culturale di un’elite ma soprattutto un potente strumento di comunicazione di valori e di idee, capace di stimolare best practices in campo artistico e socio-politico.
L’orchestra, da sempre impegnata in territori attraversati da guerre e da difficili situazioni sociali e politiche, è composta da giovani musicisti provenienti da accademie, università e conservatori in rappresentanza dei cinque continenti. È un progetto fondato su due chiari obiettivi: la testimonianza degli ideali di pace e fratellanza, e lo sviluppo del talento artistico dei giovani.
Proprio per concretizzare i suoi principali obiettivi la World Youth Orchestra concepisce un coraggioso progetto sul Mediterraneo. L’idea è di portare un piccolo ma significativo contributo nel cuore di quel mondo, ammalato da guerre, odi religiosi e forti difficoltà politiche e sociali. In piena intifada è in Israele nel 2003 e nel 2004, nei territori Palestinesi, in Giordania… oltrepassa a piedi i più caldi checkpoint: King Hussein Bridge, Abdala Bridge. Nel 2006 è in Tunisia, in Algeria e nel 2007, anno della cultura araba, ad Algeri come unico progetto occidentale. Porta la sua testimonianza di fratellanza a Gerusalemme, a Ramallah, a Tel Aviv, nel kibbutz di Neve-Shalom-Wahat al-Salam, ad Amman, nella casbah di Algeri.

Per ogni tappa, i giovani musicisti, scelti attraverso specifiche audizioni, offrendo un’alta formazione musicale con innovative metodologie, prove musicali indispensabili per preparare il repertorio scelto, concerti e seminari. Unire all’alta formazione musicale aspetti riguardanti tematiche di estrema attualità, soprattutto di carattere sociale, culturale e spirituale.
I grandi successi artistici: Festival di Taormina Arte; piazza del Campidoglio a Roma; a il Concert House di Berlino; Accademia Nazionale di S. Cecilia a Roma, Washington, Philadelphia, S. Francisco, Istanbul, Ankara, Teheran.
I successi politico-istituzionali: la World Youth Orchestra viene nominata Goodwill Ambassador dall’UNICEF Italia; il Presidente della Repubblica Italiana le conferisce la Medaglia e la Targa d’Argento per meriti culturali e sociali, riceve la Medaglia Presidenziale per il progetto Suoni di fratellanza per l’Iran; riceve l’invito all’ONU di New York da parte della Rappresentanza Italiana alle Nazioni Unite, del Segretario Generale dell’UNICEF; raccoglie messaggi di sostegno da parte del Segretario emerito delle Nazioni Unite Kofi Annan, del Segretario Generale del Consiglio Europeo, del Presidente della Commissione Europea, dei massimi vertici istituzionali europei e italiani.

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