VENEZIA (nostro inviato) Tenuto fuori concorso, suppongo, non certo per mancanza di maestra bensì per la scottante attualità il cui giudizio definitivo è complesso e rischia di scatenare passioni faziose, “Adults in the room” di Costa-Gavras ha riscosso al Lido molto interesse perché tocca un aspetto coinvolgente della contemporaneità.
Basato sul libro di Yanis Varoufakis “Adults in the room: my battle with Europe’s deep establishment” descrive gli ultimi anni della crisi finanziaria greca, protagoniste le decisioni prese da Varoufakis (Christos Loulis), a quel tempo Ministro dell’economia. Il paese era sull’orlo della bancarotta e le operazioni per salvarlo furono altamente conflittuali tra i leader europei. Le scelte vennero stabilite a porte chiuse, secondo il duro principio dell’austerità, dove ogni paese pensava a se stesso e gli esponenti dell’Eurogruppo riuscirono a distinguersi per la spietatezza. Finì alla base della piramide sociale il conto più salato.
Costa-Gavras racconta che diventato premier Tsipras, il ministro dell’economia Yanis Varoufakis iniziò le trattative con l’Eurogruppo per risollevare le sorti greche e si trovò di fronte un’opposizione severa sorretta dalle ragioni delle nazioni più ricche e potenti. L’eventualità di uscire dall’Europa fu considerata alternativa iniqua e i leader greci fecero buon viso a cattivo gioco, dando il via a un impoverimento che divenne per gli umili tragedia. Con il sentimento di aver fatto promesse impossibili e aver lasciato soli quelli che su di lui contavano, Yanis Varoufakis si dimise e Tsipras proseguì l’impervia traversata.
Una regia impeccabile, curata nei particolari, con attori somiglianti e professionali – salta agli occhi chi interpreta Macron pur se in un ruolo di comparsa – conferma Costa-Gavras regista coraggioso, testimone del suo tempo. A Venezia è stato insignito del premio Jaeger-LeCoultre Glory to the Filmmaker, dedicato ai chi lascia nel cinema un’impronta indelebile.
Adults in the Room
Titolo originale: |
Adults in the Room |
Conosciuto anche come: |
|
Nazione: |
Francia, Grecia |
Anno: |
2019 |
Genere: |
Drammatico |
Durata: |
124′ |
Regia: |
Costa-Gavras |
Sito ufficiale: |
|
Cast: |
Christos Loulis, Alexandros Bourdoumis, Ulrich Tukur, Daan Schuurmans, Josiane Pinson, Aurelien Recoing |
Produzione: |
Canal+, France 2 Cinéma, K.G. Productions, Odeon, Wild Bunch |
Distribuzione: |
|
Data di uscita: |
Venezia 2019 – Fuori concorso |
Una tecnica magistrale
Una regia attenta, perfetta in ogni dettaglio, dalla scelta dei costumi, a quella degli attori, dalla scenografia alla fotografia. Tutti questi elementi insieme rappresentato un luogo chiuso, impenetrabile, rigido e claustrofobico. Un ambito, quello politico, che divide e lascia esterrefatti. Un film che fa chiarezza su una tragedia recente, senza giudicare o protestare contro qualcuno, ma raccontando semplicemente i fatti. Un crisi di cui la Grecia paga le conseguenze ancora oggi e di cui anche i leader greci sono stati in parte vittime. Costa-Gavras racconta la Storia attraverso un doppio punto di vista, concludendo con una straordinaria scena metaforica che raccoglie tutto il senso del film.