Biennale di Venezia. Concluso il 63. Festival Internazionale di Musica Contemporanea

33 prime esecuzioni e + 14% di pubblico . Prosegue l’attività del CIMM

VENEZIA  – Si è concluso domenica 6 ottobre il 63. Festival Internazionale di Musica Contemporanea diretto da Ivan Fedele e organizzato dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta. “La Biennale Musica – afferma Paolo Baratta – rappresenta un punto imprescindibile di incontro con la musica contemporanea innanzitutto per il pubblico italiano. In aumento anche il numero di spettatori provenienti da altri Paesi. Sotto la direzione di Ivan Fedele, ancora una volta, si sono esplorati i confini tra i vari generi e a tal fine sono stati commissionati numerosi nuovi lavori. Biennale College – Musica e il Centro di Informatica Musicale e Multimediale concorrono a completare un organico progetto culturale”.

Nei dieci giorni del Festival (27 settembre > 6 ottobre) – che ha visto aumentare il pubblico del 14% rispetto al 2018 – sono state presentate 33 prime esecuzioni, di cui 19 in prima assoluta – 12 commissionate dalla Biennale – e 14 in prima italiana. Di particolare rilievo la presentazione di Thinking Things, l’ultima, magistrale opera di Georges Aperghis; il confronto tra antico e moderno con la Missa a sei voci di Claudio Monteverdi al fianco del De l’infinito di Gianvincenzo Cresta; Nomaden di Joël Bons, che estende le possibilità della musica con i 18 musicisti dell’Atlas Ensemble e i loro strumenti da Cina, Giappone, Medio Oriente, Asia Centrale ed Europa. Fra le commissioni spiccano Come foglia opaca di Filippo Perocco (“un lied postmoderno” per “il manifesto”) e Rappresentazione di anima e di corpo di Claudio Ambrosini.

Sul versante del teatro musicale, un progetto coltivato dal 2013 con Biennale College, che promuove giovani talenti per la messa a punto delle loro creazioni a fianco di grandi maestri, sono stati presentati quattro brevi atti unici: Tredici secondi o Un bipede implume ma con unghie piatte del compositore Marco Benetti e il librettista Fabrizio Funari; Ab Ovo delle israeliane Talya Eliav e Liron Barchat; La meccanica del colore dei portoghesi Nuno Costa, compositore, e Madalena dos Santos; Trashmedy del compositore Alessandro De Rosa e della librettista Mimosa.

Molti i solisti importanti invitati al Festival, come l’arpista Emanuela Battigelli, il soprano Françoise Kubler, il clarinettista Armand Angster, il violoncellista argentino Fernando Caida Greco e il cornista di bassetto e clarinettista Michele Marelli. Leone d’oro alla carriera di questa edizione del Festival Georges Benjamin, di cui si è ascoltato l’opera capolavoro Written on Skin; Leone d’argento Matteo Franceschini che ha presentato Songbook, tra rock, classica e live electronics.

Come ogni anno, molti dei concerti verranno trasmessi nei prossimi mesi su Rai Radio 3, mentre sul sito della Biennale (www.labiennale.org<http://www.labiennale.org/>) si possono vedere fin da ora i momenti salienti, le premiazioni, gli incontri, il Festival raccontato giorno per giorno. Continua l’attività del CIMM – il nuovo Centro di Informatica Musicale e Multimediale della Biennale di Venezia – nelle due sedi di Venezia e Mestre.

Per quanto riguarda la sede dell’Arsenale di Venezia, dall’11 al 16 novembre si svolgerà un ciclo di 6 masterclass teorico-pratiche sulle nuove frontiere e i linguaggi della musica elettronica con ricercatori, compositori e artisti provenienti da alcuni degli studi di informatica musicale e multimediale più all’avanguardia nel mondo. Il 12 ottobre scade il bando internazionale per partecipare alle selezioni rivolto a compositori under 31.

Nella sede di Mestre–Bissuola, oltre alle sessioni di workshop per dj e producer, è in corso fino al 10 novembre l’esposizione Electro – Elettronica: visioni e musica, che prevede ogni week end incontri sulla cultura dancefloor e dj-set. Il 12 ottobre il giornalista e dj Fabio de Luca, Guglielmo Bottin insieme allo studioso Sergio Messina affronteranno la dance, la musica creata espressamente per ballare in un incontro intitolato From Motion comes the Notion: storia orale della musica dance. A seguire il dj-set con lo stesso De Luca; il 19 ottobre sarà la volta di Lele Sacchi e il 27 ottobre di Leo Mas. E ancora, un dj set collettivo il 31 ottobre con i giovani che hanno completato le due sessioni del workshop di base per dj (seguiti dai tutor Bottin, Spiller e Mammarella).

UNA FOTO DI  “TREDICI SECONDI O UN BIPEDE IMPLUME MA CON UNGHIE PIATTE” DI MARCO BENETTI

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