ROMA – Al secondo appuntamento della stagione di Domenica Classica 2020, matinée al Teatro Sala Umberto di Roma, è stato protagonista Mozart, con il concerto “musica da camera per virtuosi” eseguito magnificamente dall’’Alauda quartet, accompagnato dal pianista Marco Barbaresi e dal clarinettista Franco Cappelletti.
Interpreti eccezionali hanno eseguito nella prima parte il Quartetto per pianoforte in Sol min. n° 1, K 478 con pianoforte, violino, viola e violoncello; nella seconda il Quintetto in La maggiore per clarinetto, K 581 con clarinetto, due violini, viola e violoncello.
Come d’abitudine il direttore artistico Lorenzo Porta del Lungo ha introdotto la performance dando vita e risvolti psicologici alla creazione mozartiana, sottolineando come i due pezzi scelti fossero fondamentali nella storia della musica e come, a differenza dei facilissimi e ripetitivi brani di larga diffusione, il poema musicale artistico abbia pause d’importanza imprescindibile. Sorta di punteggiatura, insomma, che in letteratura distingue lo stile magnifico da quello cacofonico. Porta del Lungo ha ricordato il carattere ribelle del musicista di Salisburgo che, benché pressato per comporre armonie più commerciali ed eseguibili anche dai meno esperti, preferiva lavorare come un “libero professionista”, a costo di farsi dei nemici. Ai tempi di Mozart, ha raccontato del Lungo, la musica da camera con partecipazione del pianoforte, era dedicata ai dilettanti, non quella per soli archi, che i compositori scrivevano per professionisti. I brani presentati alla matinée nessuno, che non fosse virtuoso, sarebbe stato in grado di suonarli a causa della loro complessità.
Quartetto e quintetto sono l’uno del 1785, l’altro del 1789, periodo chiaramente influenzato dai moti che han dato vita alla rivoluzione francese. Nella splendida fluidità musicale, che i musicisti hanno espresso, anche visivamente col ritmo che ha percorso i corpi, sembrano alternarsi echi contrastanti e drammatici a quelli più disimpegnati, teneri passi cantabili ad altri soffusi di malinconico dolore. Alla fine i battimani sono stati una scrosciante cascata, placata solo con il bis.
Gli appuntamenti di Domenica Classica riprendono domenica 23 febbraio con il concerto dal titolo “Amami di nuovo!”, musiche di Felix Mendelssohn e Johannes Brahms. Domenica 15 marzo, il baritono Furio Zanasi e il mastro Lorenzo Porte del Lungo al pianoforte eseguiranno musiche i Lieder di Robert Schumann nel concerto “L’Amore del canto del poeta”. Infine, il recital “Ravel volta la pagina della storia” di domenica 5 aprile, chiude la stagione di Domenica Classica. In questo ultimo concerto, il maestro Lorenzo Porta del Lungo eseguirà non solo la suite di sei pezzi per pianoforte Tombeau de Couperin, ma anche musiche di Couperin, Bach e Haydn.
L’Associazione Suono e Immagine Onlus è lieta di presentare
DOMENICA CLASSICA 2019-2020
con la direzione artistica del Mo.Lorenzo Porta del Lungo
SALA UMBERTO via della Mercede n.50
MOZART: musica da camera per virtuosi
PROGRAMMA
1a parte
Quartetto con pianoforte in Sol min. n°1, K 478
I.Allegro II.Andante III.Rondò
pianoforte, violino, viola, violoncello
2a parte
Quintetto in la maggiore per clarinetto, K 581
I.Allegro II.Larghetto III.Minuetto e trio IV.Allegretto con variazioni
clarinetto, 2 violini, viola, violoncello
ALAUDA QUARTET: Cristina Prats Costa, violino Milan Berginc, violino
Ricardo Fuentes Contreras, viola Elena Cappelletti, violoncello
con
Marco Barbaresi, pianoforte e Franco Cappelletti, clarinetto
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