ROMA – Nata a Los Angeles nel 1938, Etta James era simbolo del soul raffinato, anche se la sua vita non è scivolata tra sete e velluti.
Con Etta James se ne va una delle voci che hanno contribuito a scrivere la storia della musica nera. La mitica blues singer ha impresso un segno decisivo ai suoni del mondo. Sperava nella rielezione di Obama, appoggiava e sosteneva il movimento degli Indignati d’America, non aveva nessuna intenzione di andare in pensione, ma alla fine la resa alla malattia, un terribile mix di leucemia, demenza senile e diabete, ha avuto la meglio. Affetta da tempo da problemi di peso, alcuni anni fa si sottopose a un intervento che le permise di perdere 90 chili. La sua salute era debilitata da anni e a ottobre scorso aveva annunciato il ritiro dalle scene e dalle registrazioni in studio. Si è spenta al Riverside Community Hospital, con al fianco il marito e i figli.
Vincitrice di quattro Grammy Award e di 17 Blues Music Awards, è stata inserita nella Rock & Roll Hall of Fame nel 1993, nella Blues Hall of Fame nel 2001 e nella Grammy Hall of Fame sia nel 1999 che nel 2008.