Le chiavi di Lolita, la storia di un’amicizia senza pregiudizi

ROMA – Con le lacrime agli occhi Lilian strinse al petto quella piccola chiave e sorrise. Lei era l’unica al mondo ad avere accesso al giardino che conteneva i fiori più straordinari del pianeta (…) Era entrata nella porta del cuore della donna che le aveva donato la più grande delle gioie possibili, e con le chiavi di Lolita finalmente spalancò quel giardino colmo d’amore.

Dopo il successo del suo romanzo d’esordio, Lacrime di Gioia, Valentina Papa torna nelle librerie con “Le chiavi di Lolita”, edito da Zerounoundici. Il talento espressivo di questa giovane autrice, salernitana di nascita e milanese d’adozione, non delude le aspettative e trova conferma in un intreccio narrativo che vede ancora una volta protagonista l’universo femminile, con le sue contraddizioni e la sua forza inaspettata.

Jameela e Lilian, ovvero l’amicizia al di là di ogni stereotipo e pregiudizio. Gli occhi azzurri di Lilian, giovane adolescente con un passato doloroso e un segreto nell’animo, incontrano il riflesso color nocciola dello sguardo di Jameela, un corpo da femme fatale abbigliato di lustrini e paillettes. Un sorriso perfetto e ammaliante, il suo, che nasconde un passato misterioso, un lavoro che non si può dire, un locale che per molti è solo un luogo di perdizione. Una panchina fa da sfondo al loro primo incontro, casuale e imprevisto, come spesso accade nella vita. Ed è così che, quelle che sembrano inconciliabili differenze, pian piano risulteranno essere inaspettati punti in comune. Entrambe custodi di un dolore, entrambe alla ricerca dell’amore, entrambe desiderose di essere il meglio l’una per l’altra. Un’amicizia che sboccia in un pomeriggio come tanti, tra due microcosmi vicini eppure lontanissimi. Ancora adolescente Lilian, anche se già ferita dall’esistenza. Matura e già rassegnata Jameela, anche se le basterà poco per riscoprirsi bambina.

A fare da sfondo il Lolita, territorio di incontri rivelatori e accettazione reciproca. Un luogo che assurge a sublimazione metafisica dell’amicizia e dell’amore, spazio simbolico in cui ognuno è finalmente sé stesso, senza il mantello di cliché che il mondo esterno impone.
Valentina Papa affronta in questa sua seconda opera letteraria temi importanti come l’amicizia, l’amore, il dolore, ma anche la voglia di ricominciare e il coraggio di apprezzare gli altri per quello che sono. La sua bravura le permette una sapiente miscela degli elementi narrativi, affrontando aspetti delicati della vita delle protagoniste con profondità e leggerezza, cui si aggiunge quel tocco di ironia che solo la piena maturità stilistica può donare.

La lettura di questo romanzo non lascia indifferenti e la storia di Lilian e Jameela ci assomiglia più di quanto saremmo disposti ad ammettere. E’ la storia di tutti noi. E’ la storia delle paure che spesso ci frenano, ma è anche un messaggio di speranza perché quelle paure, se lo si vuole, si possono superare. Smarrirsi in queste pagine è come compiere un viaggio dentro noi stessi. Biglietto solo andata e meta sconosciuta, ma tante cose da imparare lungo il cammino.

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