Macro. Dal 10 al 29 aprile Joan of Art: un modello alternativo di educazione

Il Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma, in collaborazione con Nomas Foundation e European Alternatives, presenta, dal 10 al 29 aprile 2013, Joan of Art: Towards a Free Education, a cura del filosofo Mike Watson.

Il progetto nasce dalle ricerche condotte da Watson, con la collaborazione di Donatella Giordano, e si sviluppa nell’ambito del programma di residenze promosso da Nomas Foundation, che prevede ogni anno, attraverso lo sguardo esterno di un artista o un curatore invitato, un’analisi critica su diversi aspetti legati al sistema dell’arte contemporanea in Italia. Joan of Art: Towards a Free Education, partendo da una riflessione sul sistema dell’educazione, intende mettere in discussione gli attuali modelli di istruzione, proponendo un sistema alternativo gratuito e accessibile, che sia basato sulla condivisione delle informazioni, e gestito da un network internazionale di istituzioni artistiche e da personalità coinvolte in iniziative di apprendimento. Il progetto, iniziato nel 2012 coinvolge artisti, accademici e professionisti di diversi settori. Il 10, 11, 12 aprile va in scena Workshop, Workshop!, laboratorio organizzato per riflettere sulla natura dell’educazione attraverso l’arte, cui partecipano gli artisti Graham Hudson, Paolo W. Tamburella e Valerio Rocco Orlando.  Tre giorni di workshop dislocati in varie parti di Roma e monitorati dall’artista Andrew Rutt tramite un Information Bar – un insolito punto informativo – collocato nello spazio Area del Macro e attivo per tutta la durata del progetto: un’idea per favorire lo scambio di informazioni e la creazione di  relazioni tra i visitatori. L’iniziativa sperimenta un nuovo modo di concepire il workshop: l’artista individua un determinato contesto in cui lavorare – in un arco temporale prestabilito –, impostando un laboratorio in cui non è lui stesso ad impartire una lezione, ma è il pubblico che, interagendo, struttura il lavoro dell’artista. Graham Hudson si confronta con chi affigge i manifesti politici. Paolo W. Tamburella, in collaborazione con centoxcentoperiferia, ha deciso di apprendere dai nomadi di via Salone come si realizza una grande padella in rame (che verrà utilizzata durante la conferenza del 13 aprile in programma al Macro). Valerio Rocco Orlando, infine, elabora con turisti e guide turistiche un nuovo tour della Capitale, che entrerà a far parte delle offerte dell’agenzia Angel Tours Rome. Dal 10 al 29 aprile i lavori dei tre artisti saranno esposti nello spazio Area del Macro. In mostra anche l’intervento dell’artista Robert Pettena il quale, esplorando i legami tra arte, anarchia ed educazione, organizza una serie di materiali – consultabili gratuitamente – provenienti dall’Archivio Germinal di Carrara che si occupa di conservare il materiale librario e archivistico relativo al movimento anarchico. L’iniziativa intende essere inoltre un’occasione per raccogliere fondi al fine di salvare l’archivio, a rischio di chiusura dopo la perdita della sede originale. 

 

 

 

Sabato 13, dalle 11 alle 17 all’Auditorium del Macro la conferenza Joan of Art: Towards a Free Education. Una giornata di dibattito sul tema dell’adeguatezza dei modelli accademici alle reali e concrete esigenze della società e sull’esplorazione di possibili pratiche educative alternative. La conferenza è in inglese e in italiano con traduzione simultanea. Intervengono: David Blacker, autore di The Falling Rate of Learning and the Neoliberal Endgame (in via di pubblicazione, Zer0 books); Hajo Doorn, direttore della Worm Foundation di Rotterdam; Mark Fisher, autore di Capitalist Realism: Is There an Alternative? (2009, Zer0 books); Dario Gentili, dottore di Ricerca in “Etica e Filosofia politico-giuridica” presso l’Università di Salerno; Adelita Husni Bey, artista; Simonetta Lux, storica dell’arte, curatrice e fondatrice MLAC, Università La Sapienza; Alpesh Maisuria, docente di Scienze dell’Educazione e dell’Infanzia presso Anglia Ruskin University; César Meneghetti, artista; Cesare Pietroiusti, artista; Esther Planas, artista  e fondatrice di Five Years, London; Maria Rosa Sossai, curatrice e fondatrice ALAgroup; Stalker/Osservatorio Nomade, collettivo di artisti e architetti; Mike Watson, curatore e filosofo; occupanti di Macao, del Teatro Valle e del Teatro Garibaldi Aperto. Partecipa inoltre il collettivo Radical Intention che propone Sense of Belonging, una serie di esperimenti dal vivo con il pubblico per esplorare il concetto di performance come metodo di apprendimento collettivo. Lunedì 22 aprile alle 19 in occasione dell’inaugurazione delle mostre di Hidetoshi Nagasawa e di Sam Durant, il pubblico può partecipare a Workshop, Workshop!: Information Bar. L’iniziativa prevede la distribuzione di esclusive bottiglie di birra, create in edizione limitata in collaborazione con Birra del Borgo, sulle cui etichette sono stampate parti di frasi emblematiche relative all’importanza dell’educazione. Le frasi possono essere completate solo rintracciando la parte di frase complementare alla propria, dando origine così a un momento di condivisione e scambio di riflessioni, che lascia ad ogni persona coinvolta la possibilità di esprimere le proprie opinioni su una parte dell’etichetta. Le etichette saranno esposte nei giorni seguenti all’inaugurazione nello spazio Area. Domenica 21 alle 17 al Macro, spazio Area | Talk: la radio e l’educazione. Un incontro con il collettivo Ligna – fondato nel 1997 in Germania dagli artisti Ole Frahm, Michael Hueners e Torsten Michaelsen – che affronta gli aspetti educativi e comunicativi della radio. Il talk è organizzato in  collaborazione con European Alternatives, organizzazione dedita a promuovere politiche e culture transnazionali.


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