La rivoluzione culturale deve partire dal sud

NAPOLI – Lo scorso venerdì 22 gennaio è stato inaugurato, il primo di una serie di eventi dedicati al famoso generaleGioacchino Murat, nell’incantevole salone d’Ercole del Palazzo Reale di Napoli, residenza, un tempo, della famiglia reale dei Borboni.

L’intento di  questi incontri dal grande spessore culturale, organizzati dal Polo Museale e dalla Soprintendenza assieme al Consolato francese, è approfondire  la conoscenza sul famoso generale di Napoleone, poi anche re di Napoli, completando l’analisi multi prospettica iniziata con la mostra allestita lo scorso anno, sempre nelle  sale dello splendido Palazzo residenziale, in occasione del bicentenario della morte di questo grande condottiero, avvenuta per fucilazione, il 13 ottobre 1815.

Gli eventi mostrano il volto più intimo del condottiero e quegli aspetti meno conosciuti della sua vita quotidiana, come ad esempio i suoi gusti culinari, o le sue scelte in campo militare ed urbanistico. A presenziare incontro di siffatta intellettualità, non poteva che esserci un grande personaggio dei nostri tempi, il noto storico dell’artePhilippe Daverio che offre un’acuta analisi su  “Cos’è la Rivoluzione”, dichiarando la necessità reale ed impellente di intraprendere un percorso serio di revisionismo storico: un argomento che la bella città Campana conosce da secoli, terra foriera e solcata da numerose ribellioni in cui “Poi tutto torna come prima” senza alcun tipo di stravolgimento politico sociale positivi.

Sentendosi per natura e tradizione familiare un rivoluzionario, il critico d’arte Daverio, spiega che tale revisionismo storico, debba avere come punto di partenza la cultura stessa, attraverso la guida degli optimates, “gli intellettuali”, e che debba assolutamente partire dalla stessa Napoli e dal Sud Italia, laddove il reazionalismo è sempre stato sinonimo inconsapevole di rivoluzione. Idea di pensiero questa anche del progetto Save Italy, che proclama come unici mezzi di salvezza per la nostra Italia, investimenti culturali partendo dal MeridioneIl prossimo appuntamento dedicato al generale Murat, è fissato il 29 gennaio prossimo, con la proiezione di Fuoco su di me, un film del regista Lamberto Lambertini, anch’esso presente all’evento. 

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