Fotografia e moda. “This is me not being you”

MILANO – In occasione della settimana Moda Donna di Milano dal 23 al 25 Febbraio 2016 gli spazi di Superstudio13 (Via Forcella 13, Milano) ospiteranno la mostra This Is Me Not Being You: progetto curatoriale che conta 35 fotografie di 7 giovani fotografi internazionali di moda: Felix Cooper, Dafy Hagai, Jai Odell, Winter Vandenbrink Kiki Xue, Paolo Zerbini, Marie Zucker. 

La mostra sarà organizzata all’interno di un percorso espositivo suddiviso in sezioni dialoganti tra gli stili dei diversi autori. Un allestimento di rottura e d’avanguardia che coinvolgerà il pubblico immergendolo completamente all’interno delle immagini.

This Is Me Not Being You è un progetto curatoriale nato nel 2015 dall’esperienza di Micaela Flenda: il confronto diretto con fotografi e professionisti del fashion system ha portato alla luce il desiderio di  creare un luogo di incontro e di ricerca in cui giovani talenti under 35, nazionali ed internazionali, possano esporre i propri lavori a un pubblico specializzato di esperti di moda, collezionisti e curiosi della fotografia contemporanea.

Due gli elementi che definiscono il taglio editoriale del progetto.

La ricerca di fotografi di estremo talento, capaci di raccontare la propria visione estetica attraverso un linguaggio sempre più d’avanguardia e di rottura. 

La profonda necessità di superare l’iconografia dei soggetti “abito e modella” descrivendo in questo modo temi più introspettivi come l’identità, il riconoscimento e la rappresentazione spesso cacofonica dell’idea di Bellezza, introducendo così una novità rispetto al modo di percepire e immaginare la fotografia di moda classica.

Il progetto nasce dall’esigenza di riflettere sull’importanza sempre maggiore di un inedito e innovativo modo di usare il linguaggio della fotografia di moda, sempre più intimo e rivoluzionario, spesso dal sapore reportagistico e altre volte dissacrante: vasta fucina di energia creativa e specchio di una cultura contemporanea che vive i contradditori e violenti mutamenti sociali. 

Quindi non solo fotografia di moda come espressione di tendenze e stile della contemporaneità ma anche e soprattutto voce di una generazione di giovani che all’interno di un contesto storico di crisi e trasformazione (o svalutazione?) dei valori cerca una nuova identità indefinita e non categorizzante, fluida e in evoluzione. 

Il titolo trae ispirazione dal testo di una celebre canzone della band punk rock NOFX, Philty Phil Philantropist, tributo al desiderio di indipendenza e insurrezione adolescenziali. 

This Is Me Not Being You inaugura con una prima mostra-evento volta ad indagare le sfaccettature della fotografia di moda contemporanea: 7 giovani talenti internazionali, molti dei quali esposti per la prima volta in Italia, si confronteranno sul tema del significato dell’immagine di moda oggi.

Instagram è stata una delle fonti di ricerca più grande”, afferma la curatrice Micaela Flenda, “la maggior parte dei fotografi coinvolti in questa prima mostra li ho conosciuti esattamente attraverso il social network. Dopo aver aperto il mio profilo, ho iniziato a seguire soprattutto magazine di moda e talent agencies e da lì, in poco tempo, ho scoperto moltissimi talenti”. 

This Is Me Not Being You si propone nel futuro di diventare il punto di riferimento in cui giovani fotografi di moda possano esporre le proprie ricerche personali.

L’obiettivo è quello di organizzare ogni anno, durante la settimana della moda femminile di Milano, una mostra collettiva che affronterà diverse tematiche, sperimentando location e allestimenti sempre nuovi.

This Is Me Not Being You

A cura di Micaela Flenda

[email protected]

Superstudio13 – Via Forcella 13 Milano

vernissage martedì 23 febbraio 18h30-21h00

mercoledì 24 Febbraio 10h00 – 20h00

giovedì 25 Febbraio 10h00 – 15h00

7 i fotografi internazionali coinvolti in questa prima edizione di This Is Me Not Being You.

FELIX COOPER

1988 – Regno Unito

Tra sensazioni surrealiste e ironici giochi sul tema del doppio e dell’identità, i lavori proposti in questa sua prima mostra ricompongono con freschezza e irriverenza la fotografia di studio.

Inizia la sua carriera giovanissimo a Londra e il suo estremo talento viene riconosciuto subito da Carine Rotfield con la quale inizia una fitta collaborazione per CR FashionBook. Tra i suoi editoriali troviamo Dazed & Confused, Harper’s Bazaar US, Vogue Giappone, Bon Magazine, Numero Tokyo, Novembre Magazine, GQ Style Cina, Wonderland Magazine. (www.felixcooper.com)

DAFY HAGAI

1985 – Israele

In un’atmosfera candida e nostalgica di colori pastello la sua fotografia racconta la vita delle ragazze israeliane al di là di ogni stereotipo. 

Nel 2014 esce il suo primo libro fotografico Israeli Girls e nello stesso anno collabora al libro Babe con il collettivo artistico femminile The Ardorous curato da Petra Collins, definito dal New York Times uno dei libri di fotografia più belli usciti nel 2015. A oggi Dafy Hagai espone presso il MOMA PS1 di New York e il MOCA di Los Angeles. I magazine per i quali lavora sono: Vogue, i-D, Dazed and Confused, Vice, Oyster, L’Officiel. (www.dafyhagai.com)

JAI ODELL

1980 – Australia

Ritratti in bianco e nero ruvidi e psichedelici reinterpretano i parametri di bellezza in una serie d’immagini crude e taglienti, dal sapore underground, leggero e malinconico allo stesso tempo.

Trasferitosi a New York inizia la sua carriera come assistente di Steven Klein e poi di Steven Meisel.  Dopo qualche tempo si trasferisce a Londra dove collabora con David Sims fino a quando arriva il momento in cui decolla la sua carriera di fotografo di moda. Tra i suoi clienti: Vogue Uk, Dazed & Confused, i-D, Hero and Heroine Magazine, Interview, Teen Vogue, V magazine, Out of Order, The Last Magazine. (www.jaiodell.com)

WINTER VANDENBRINK

1980 – Olanda

Le immagini in mostra di Winter Vandenbrink raccontano l’anima ribelle dei teenager europei. Mossi dall’esigenza di appartenere e omologarsi al proprio gruppo sociale, queste giovani reclute girano per le strade delle grandi capitali, da Londra a Madrid, da Milano ad Amsterdam, come guerrieri in addestramento.

Dopo aver finito gli studi presso la Royal Academy of Fine Arts a Hague in Olanda si trasferisce a Londra e inizia la sua carriera di fotografo di moda e reportage. Lavora a stretto contatto con grandi magazine come: i-D, Wonderland, Roller Coaster ed è inoltre curatore della rivista indipendente C.O.D (Collection od Documentaries). (www.wintervandenbrink.com)

KIKI XUE

1987 – Cina

Stile quasi pittorico e giochi di chiaro scuri, Kiki Xue è capace di unire l’atmosfera della pittura rinascimentale europea con un’estetica tutta orientale.

Kiki partecipa al programma PhotoVogue per tre anni consecutivi e viene nominato ‘miglior autore’ nell’edizione finale:

45 Frames From PhotoVogue, Milano, 2015, Leica Galerie

A Glimpse At PhotoVogue, Milano, 2012/2013, Galleria Carla Sozzani

Kiki vive a Parigi e collabora correntemente con riviste come Vogue Gioiello, L’Officiel Italia, Flair, L’Officiel Hommes Italia, Harper’s Bazaar Cina, Luisaviaroma.com e Boycott Magazine. (www.kikixue.com)

PAOLO ZERBINI

1983 – Italia

Osservatore del mondo giovanile e delle sue contraddizioni Paolo Zerbini racconta lo stile e l’attitude dei ragazzi street portando il suo bagaglio di reportagista nel linguaggio dell’immagine di  moda.

Nel 2014 pubblica il suo primo libro fotografico, Rough Ride Down South, sulla vita dei giovani di provincia statunitensi. Oggi espone alla mostra IL NUOVO VOCABOLARIO DELLA MODA ITALIANA presso La Triennale di Milano. Paolo vive a Londra e lavora regolarmente per pubblicazioni come Numéro Homme Germania, Heroine Magazine, Vogue Russia, Vogue Turchia, GQ Style, Harper’s Bazaar, Out Of Order, L’Officiel Italia e VMan. (www.paolozerbini.com)

MARIE ZUCKER

1991 – Germania 

Situazioni oniriche tra riferimenti felliniani ed elementi estetici che ricordano la pittura preraffaelita, Marie Zucker rivela un mondo femminile sognante e decadente e crea nudi onesti e provocatori.

Nata a Berlino si trasferisce a Londra poco più che teenager. Espone in diverse collettive tra New York, Milano, Tokyo e Melbourne. Collabora attivamente all’interno del collettivo femminile di artiste The Ardorous curato da Petra Collins.

Le sue pubblicazioni e clienti includono: Louis Vuitton, Vogue Italia, Vogue Cina, Elle Svezia, Elle Giappone, L’Officiel, Purple Magazine, AnOther Magazine, TANK Magazine, Oyster. (www.mariezucker.com)

MICAELA FLENDA nasce a Milano nel 1984.

Si laurea in Filosofia all’Università degli Studi di Milano presso la cattedra di Estetica, con una tesi sul tema dell’identità e del potere dell’immagine.

Dopo gli studi si trasferisce a New York e collabora con CondéNast International fino al 2011 quando decide di tornare in Italia, continuando la propria carriera come producer di servizi fotografici e video per alcune delle agenzie di moda più creative di Milano, come MACSIOTTI e Collateral Films. In seguito si avvicina al mondo dell’arte collaborando con gallerie e progetti curatoriali, tra i quali Fantom Editions e Around Gallery.

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