In mostra a Roma la vita intima di Marilyn Monroe

300 effetti personali dell’intramontabile icona 

Imperdibile Marilyn è una rassegna sull’intramontabile mito Hollywoodiano: la bionda mozzafiato con curve da capogiro, il sorriso malizioso e lo sguardo innocente che oggi soffierebbe 90 candeline e a 45 anni dalla sua scomparsa ancora popola l’immaginario collettivo di generazioni disparate. Un mix di femminilità e ingenuità che ha saputo far girare la testa a milioni di uomini in tutto il globo, dagli anni 50 sino a oggi grazie alla magia del cinema e all’immortalità del suo fascino è proprio nella Città Eterna che dal 17 maggio fino al 30 luglio -nella cornice neoclassica di Palazzo degli Esami- rivive Marilyn Monroe, con i suoi abiti, le sue suppellettili, le sue foto, i suoi gioielli, il suo profumo, il suo Dom Pérignon e persino il suo testamento.

Una soggettiva sul mito americano curata da Fabio Di Gioia, Ceo della Da Vinci Grandi Eventi, che ha selezionato e raccolto da collezionisti privati circa 300 ricordi della diva, allestiti e valorizzati all’interno della rassegna, con teche e luci ad hoc, che in sinergia con il materiale audio visivo e i ritratti fotografici originali riproducono le peculiarità e i vezzi che la rendono un’icona ancora oggi. Una retrospettiva che ne mette a nudo il lato privato, mostrandone i sentimenti segreti: i biglietti d’amore scritti di suo pugno, i contratti, il profumo, le bottiglie di champagne consumate, le lettere, il suo amore sincero per Arthur Miller e i tanti magnifici capi di alta moda, che la ammantavano fuori e dentro il set. Il suo abito bianco più imitato è firmato Travilla e reso famoso in “Quando la moglie è in vacanza” nella celebre scena della ventata e una sexy ed elegantissima vestaglia di seta chiara, il video documentario del celebre “Happy Birthday Mr. President”  a Madison Square Garden a New York, nel 1962.  

E tanti altri abiti e altrettanti oggetti personali, sconosciuti ai più, che rivelano un lato privato inedito, fatto di frasi romantiche, fragilità segrete che cozzano con l’immagine da femme fatale che il cinema proiettava. “Arrendersi non significa sempre essere deboli. A volte bisogna esser forti abbastanza da lasciar perdere”. E così fece quando sciolse il contratto con le major del cinema hollywoodiane e fondò una propria casa di produzione sulla East Coast, con guadagni e il  valore dei diritti triplicato. Una donna coraggiosa, femminile ma anche indipendente, capace di diventare il manager di se stessa. Il collezionista Ted Stampfer dichiara “di aver iniziato da adolescente a collezionare i cimeli di Marilyn, rapito dal magnetismo e dal carisma di una donna non solo bellissima ma anche intelligente, in grado di fare di se stessa un mito con l’indipendenza, la volontà e la capacità imprenditoriale che la contraddistinguevano, senza cedere mai a pressioni esterne”.

Emblematico e carico di emozione e suspense è il video che riproduce il momento della consegna a Marilyn dell’unico premio cinematografico che abbia mai ricevuto, il David di Donatello consegnatole da un’immensa Anna Magnani presso l’Istituto di Cultura italiana a New York. Immagini conservate dall’Istituto Luce, che segnano un ponte ideale tra il neorealismo italiano e la fabbrica dei sogni statunitense ora a disposizione dei fruitori della mostra, insieme al premio in originale acquistato da Bulgari e concesso qui in esclusiva.

Una rassegna che sa di festa, di fasti del cinema italiano e hollywoodiano, di un’epoca da sogno sancita dalla magia del Grande Schermo, dalle speranze post-belliche, da miti del cinema, da una surreale perfezione interrotta dall’assassinio del presidente John Kennedy e dalla morte di Marilyn, tuttora avvolta nel mistero e inspiegabile per i miliardi di ammiratori e fan. Per tutti ancora viva e presente, almeno nei nostri cuori: “Imperdibile Marilyn”.

Dal 17 maggio al 30 luglio 2017

Imperdibile Marilyn

Donna Mito Manager

presso Palazzo degli Esami, via Girolamo Induno n°4 a Roma

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