Raffaello, Parmigianino, Barocci. Metafore dello sguardo. Recensione

ROMA – La minuziosa costruzione dell’immortalità. Questo potrebbe essere il sottotitolo della mostra che è stata inaugurata il 2 ottobre, presso i Musei Capitolini di Roma.

L’allestimento mette a confronto tre fra i più importanti artisti italiani del’ 500. Lo splendido autoritratto di Raffaello Sanzio (1483-1520), che apre l’esposizione, è un esempio difficilmente eguagliabile di delicatezza, raffinatezza e maestria artistica. I tratti aggraziati del volto sono lo specchio che riflette virtù morali altrettanto apprezzabili. La bellezza assume qui un valore profondo e del tutto particolare, in accordo con lo spirito rinascimentale. Nelle opere di Francesco Mazzola detto il Parmigianino (1503-1540) possiamo notare il rifermento alla produzione artistica di Raffaello, ma al contempo l’emergere progressivo di uno stile personale, dinamico e drammatico. Di Federico Barocci (1535-1612) ammiriamo soprattutto il capolavoro “Riposo durante la fuga in Egitto”. Il dipinto, che raffigura San Giuseppe nell’atto di giocare con il piccolo Gesù, trasmette una straordinaria serenità. Rappresenta con incredibile efficacia comunicativa un momento di spontanea felicità che contagia tanto i personaggi quanto l’osservatore. 

A parte questo lampo folgorante, la mostra si compone per lo più di piccoli disegni, di schizzi preparatori, di opere a pastello o carboncino su carta. Sono minuscole gemme che portano a riflettere sulla complessità del lavoro dell’artista, in particolare facendo riferimento alla concezione rinascimentale di arte. Il tratteggio dei volti e la costruzione degli spazi sono frutto della ricerca meticolosa portata avanti da questi artisti. L’ improvvisazione non abita qui, si ha l’impressione di un imprescindibile lavoro certosino di preparazione, pietra angolare per la capacità di trasmettere emozioni e idee attraverso l’arte. Lo studio attento della natura, dell’ uomo e delle possibilità artistiche fu la base per la realizzazione di quelle straordinarie creazioni che hanno reso imperituri i nomi di Raffaello, Parmigiano, Barocci.

INFORMAZIONI

LUOGO: Musei Capitolini

DATE: dal 02 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016  
ORARIO: Tutti i giorni 9.30-19.30 
BIGLIETTI: Intero € 15,00, Ridotto € 13,00, Ridottissimo € 2,00 (il biglietto comprende anche la visita ai Musei Capitolini).

Sono previsti degli sconti per i residenti, inoltre l’ingresso è gratuito per i residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana nella prima domenica di ogni mese.

SITO INTERNET: http://www.museicapitolini.org/

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