Contro la Gelmini scoppia la rivoluzione studentesca. L’occupazione continua. I video

ROMA – Come avevano annunciato ieri, gli studenti anche oggi sono tornati in piazza contro il ddl del ministro Gelmini, giorno in cui la Camera è stata battuta un’altra volta sulla Riforma Universitaria con un emendamento firmato da Futuro e Libertà .

Cortei, sit-in, occupazioni hanno coinvolto migliaia di giovani in tutta Italia e non sono mancati momenti di tensione. I più gravi si sono verificati a Firenze, dove la Polizia ha caricato gli studenti che protestavano davanti al Polo scientifico dell’ università,  dove era in corso un dibattito sull’immigrazione con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santanchè. Negli scontri sono rimasti feriti 6 studenti e un agente di polizia. Circa una trentina di manifestanti sono stati denunciati per vari reati, che vanno dalla resistenza a pubblici ufficiali, al lancio di oggetti pericolosi a manifestazione non autorizzata fino a interruzione di pubblico servizio. A Roma, dopo gli scontri di ieri a Palazzo Madama, i manifestanti sono riusciti ad  entrare all’interno dell’Anfiteatro Flavio, dove hanno esposto degli striscioni che recitano slogan contro  la riforma Gelmini. Successivamente, sono riusciti a varcare anche il monumento simbolo della capitale, il Colosseo, dando vita per pochi minuti ad un simbolico corteo.  “Oggi abbiamo  occupato il Colosseo – ha detto uno studente – , martedì ci riprendiamo l’università”. Impossibile, invece, raggiungere Montecitorio, tappa finale prevista dalla manifestazione, poichè gli agenti avevano bloccato tutte le vie d’accesso. Così alla fine il concentramento si è spostato a Piazza Venezia, dove centinaia di giovani si sono ritrovati.

Anche a Milano grande mobilitazione con un corteo che ha sfilato nel centro della città. Scontri si sono registrati a Piazzale Loreto e  di fronte al Politecnico, dove sette ragazzi sono rimasti contusi dopo essere entrati in contatto con le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa. “Siamo stati caricati selvaggiamente”,  hanno denunciato i rappresentanti dei collettivi studenteschi. “In quel momento non stavamo facendo alcun blocco del traffico – hanno precisato – perchè stavamo entrando in metropolitana per tornare in piazza Leonardo Da Vinci”. Insomma secondo gli studenti è stata un’azione violenta del tutto immotivata. Tra i feriti anche uno studente giovanissimo dell’istituto Manzoni è stato portato in ospedale per accertamenti dopo essere stato colpito da alcune manganellate.

Cortei e manifestazioni si sono svolte anche a Torino, dove è stata occupata la Mole Antonelliana, a Bologna, Bari, Ancona e Cagliari. A Pisa, invece, azione eclatante da parte di alcuni studenti che  sono riusciti a salire sulla Torre Pendente, da dove hanno srotolato uno striscione di protesta.

Intanto continuano le polemiche contro il Tg1 di Minzolini per aver mandato in onda  nel servizio di ieri sera  immagini sulla protesta che riguardavano la mobilitazione degli aquilani del 7 luglio. La scoperta è stata fatta dal nostro quotidiano on line Dazebao, che ieri sera aveva perfettamente riconosciuto i volti delle persone che avevano partecipato alla manifestazione dei teeremotati.

L’assessore alla Cultura del Comune dell’Aquila, Stefania Pezzopane ha parlato di una vergognosa manipolazione e ha chiesto la rettifica del servizio e il risarcimento da parte dell’emittente.

E sempre restando nel tema dell’informazione è scattata un’altra denuncia.  Nel servizio di ieri, infatti, Emilio Fede, direttore del Tg4, ha vergognosamente commentato gli scontri, definendo gli studenti della “gentaglia”, e che  “il popolo civile dovrebbe intervenire e menarli perchè questi capiscono solo di essere menati”. Parole gravissime, che gli sono costate una denuncia da parte dell’Italia dei Valori: “Emilio Fede ha passato il segno.  Si è spinto oltre i limiti del servilismo e anche oltre quelli della diffamazione ed è arrivato all’istigazione alla violenza”, ha detto Massimo Donadi  annunciando che verranno presentati esposti all’Agcom e Fede sarà denunciato per istigazione a delinquere alla procura della Repubblica.

Insomma il conduttore del Tg4 sembra voglia sostituire il posto vacante dell’ex presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga, che durante le proteste dell’onda studentesca del 2008 suggerì l’uso di infiltrati nei cortei affinchè innescassero un clima violento, in modo da giustificare le reazioni di risposta da parte delle forza dell’ordine.

Gli scontri a Firenze

Bologna

Pisa

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