Io che amo solo te. Un film che emoziona, fa ridere e commuovere, nel mare di Puglia che toglie il fiato

ROMA – E’ difficile che una commedia italiana oggi mi piaccia, e non è per snobismo o chissà cosa, sarei molto contenta di scrivere sempre bene, ma purtroppo negli ultimi anni va sempre peggio.

ppure  “Io che amo solo te” di Marco Ponti ( da giovedì 22 nelle sale), tratto dal romanzo omonimo di Luca Bianchini, anche sceneggiatore,  mi ha piacevolmente spiazzato, un po’ perché racconta la mia Puglia, e si sono di parte, la bellissima Polignano, che molti non conoscono o che ricordano solo perché è nato Domenico Modugno e che invece è un gioiello sul mare  e poi perché  la storia racconta soprattutto l’amore lungo una vita, l’amore nascosto, mai dimenticato come in un libro di Garcia Marquez e poi ritrovato fra due adulti, Don Mimi e Ninella, i Grandiosi Michele Placido e Maria Pia Calzone, genitori di Damiano e Chiara, Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti, decisamente a loro agio,  che attraverso il matrimonio dei  figli, ritrovano il loro amore perduto. 

Il film è qui, negli sguardi dei due vecchi innamorati, nelle parole non dette, nelle mancanze che feriscono ancora e che li hanno fatti diventare nel tempo impermeabili ad ogni affettuosità. Secondo me se nel film Ponti avesse raccontato queste due storie d’amore incrociate così come ha fatto, sviluppando soltanto le belle storie dei due fratelli della giovane coppia, dal versante sposa, Nancy  ( Angela Semeraro), la sorellina ossessionata dalla linea e dal lato sposo, il fratello Orlando (il bravo Eugenio Franceschini), omosessuale non dichiarato, senza dare ruoli di contorno a personaggi importanti come Luciana Littizzetto, Dario Bandiera,  Dino Abbrescia, Eva Riccobono, Enzo Salvi, la resa sarebbe stata ancora più efficace, più bella, mentre  in questo caso l’abbondanza di nomi da un lato distraggono e dall’altro sminuiscono questi ruoli, non sviluppati come i loro interpreti avrebbero voluto e come sicuramente accade nel libro. Ma Placido e Maria Pia Calzone che ballano sulle note di Io che amo solo te di Tenco è qualcosa che vale in pieno il costo del biglietto. Io che amo solo te è comunque un film che emoziona, fa ridere e commuovere e toglie il fiato per quel mare di Puglia così bello.  

  

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