“Workers”: interinale alla Stanlio e Onlio con precari frustrati. Recensione.Trailer.

ROMA – Tre storie, tre contesti diversi, tanti protagonisti ognuno con le proprie difficoltà, ambizioni, sentimenti, contraddizioni, unico fattore comune: l’agenzia interinale “Workers” di Sandro e Sandro, che ogni giorno cerca di trovare un’occupazione ai tanti che si rivolgono loro.

C’è Giacomo (Alessandro Tiberi) per esempio che da tre mesi non paga l’affitto e decide non avendo scelta, di accettare il posto come badante di Mario Spada (Francesco Pannofino), uomo insopportabile oltre ogni dire, di cui dovrà assecondare ogni desiderio ed eccesso.

Poi c’è Italo (Dario Bandiera), che lavora in un allevamento di tori dove estrae campioni di seme per la riproduzione, innamorato di Tania (Dania Virgilio), commessa di un negozio in centro ossessionata dai medici, in particolare uno, Dr. House, il celebre protagonista di una fortunata serie televisiva americana.

Infine c’è la bella Alice (Nicole Grimaudo), una truccatrice che per sbarcare il lunario trucca i bambini alle recite, ma che vorrebbe invece lavorare con la stessa mansione sui set cinematografici e teatrali.

Tre episodi: “Il Badante”,   dove il povero Giacomo deve fare i conti con Mario, un uomo che mette a dura prova la sua pazienza, paralizzato in seguito ad un incidente automobilistico che continua a tormentarlo nel sonno; “CuoreToro”, dove seguiamo le vicende sentimentali di Italo, il bel perito agrario siculo, che è innamorato perso di Tania, che si interessa a lui solo quando si finge medico per un fraintendimento, e in ultimo,  “Il Trucco”, la vicenda forse più paradossale di tutto il film, dove la bella Alice (Nicole Grimaudo) si trova per una macabra identicità fisica, a dover ricoprire il ruolo della neo e defunta nuora di uno dei più pericolosi esponenti della mafia, Don Ciccio Tartanna (Nino Frassica), dopo che il figlio, il giovane vedovo Saro (Paolo Briguglia), la assolda e la ben paga per ricoprire questa posizione nelle occasioni pubbliche (matrimoni, battesi, e “sopratutto funerali”…).

E’ un film sul precariato, su   lavori impensabili (vedi l’episodio con la Grimaudo) in cui si arriva ad accettare di “recitare” un ruolo ben retribuito rispetto al lavoro di truccatrice a fianco di un becchino di un’impresa funebre, meno pagato. Su lavori che non tutti sono disposti a fare, come nei casi di “Badante” e “Cuore Toro”, dove i lavori che vengono proposti si rivelano tutt’altro che facili quando la persona da assistere è un uomo come Mario, che fa vivere l’inferno a Giacomo, oppure dove ci vuole “stomaco” nel momento del prelevamento di seme, mansione che per Italo è ormai routine, ma che agli occhi del povero Giovanni (Pietro Casella), che ha accettato lo stesso lavoro, è impossibile e disgustoso.

Sufficienza per questo film, magari qualche punto in più grazie all’ottima interpretazione di Paolo Briguglia nei panni di Saro Tartanna, lo sposo affranto e a tratti psicopatico, figlio del boss Ciccio Tartanna, che ci convince pienamente con la sua performance. Meno convincente Pannofino, il cui personaggio forse è stato reso troppo eccessivo, o almeno questa è l’impressione che abbiamo, se pensiamo ad un contesto simile,  se parliamo di badanti alle prese con persone difficili e amanti degli eccessi, come quello di Scent Of A Woman, dove il magnifico Al Pacino nei panni del Colonnello Frank è tutta un’altra storia in questi termini. Bravo Bandiera, meno, poco, la Virgilio, che ci risulta sempre più una Giorgia Surina 2.0 vuoi per la somiglianza con questa, vuoi per i ruoli che le danno. Sceneggiatura: si poteva strutturare meglio, sopratutto nell’episodio con Bandiera e Virgilio, dove un altro protagonista tra i principali doveva essere anche Casella, il cui ruolo invece è marginale.

Un film di Lorenzo Vignolo

Con Dario Bandiera, Daniela Virgilio, Nino Frassica, Nicole Grimaudo, Paolo Briguglia, Francesco Pannofino, Luis Molteni
Distribuzione: Cinecittà Luce
Uscita: 11 Maggio 2012
Fotografia: Paolo Bellan
Montaggio: Ian Degrassi
Durata: 105′
Colore

 

Workers – trailer

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