Cannes 2012. Applaudito “Reality”, unico italiano in concorso

CANNES – Una commedia amara, una metafora che vuol far capire com’è cambiato il nostro Paese: cosi Matteo Garrone sintetizza la sua opera seconda “Reality” presentata oggi al Festival di Cannes, unico film  italiano in concorso.

Racconta la storia di un pescivendolo napoletano che vede nella partecipazione al programma televisivo “Grande fratello” la possibilità di dare una svolta alla propria esistenza.  Il protagonista e i personaggi sono le vittime del sistema completamente illusorio innescato dalla nostra televisione, della deriva dell’Italia dei week-end passati nei centri commerciali, dell’effimero che incanta e ammalia gli spettatori, creando ingannevoli speranze in chi guarda e spera di avere quei famosi 15 minuti di celebrità, come diceva Andy Wharol, che ai giorni nostri possono diventare mesi, per poi tornare nel dimenticatoio globale.  La televisione è una fabbrica di illusioni, che fa illudere di poter diventare famosi (e ricchi) in breve tempo anche se privi di qualsiasi qualità.

 “È stato per me importante – ha spiegato Matteo Garrone nella conferenza stampa a Cannes – raccontare una decadenza dei luoghi che ancora conservano una realtà legata al passato e il contrasto con i luoghi non luoghi legati alla modernità (outlet, acqua park, la stessa casa del GF) e lo stesso contrasto l’abbiamo cercato nei volti dei personaggi che ricordano il neorealismo italiano. Un film riccodi contrasti, che richiama anche una dimensione favolistica.”
Il protagonista di “Reality”  Aniello Arena, è un ergastolano che da anni fa parte della compagnia teatrale La fortezza, del carcere di Volterra. “Lo avrei voluto anche in Gomorra – ha ricordato il regista – ma il magistrato non gli concesse l’autorizzazione. Una scelta ispirata dal cinema del neorealismo che ho seguito anche per il resto del cast in cui figurano, tranne Claudia Gerini che fa la parte di Alessia Marcuzzi, attori di estrazione teatrale e cabarettistica, sui quali aleggia l’immagine di Eduardo De Filippo”.

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