“Inception”, ovvero Teseo nel labirinto del subconscio

Di Inception è difficile parlare senza correre il rischio di fare dello spoiling, ossia guastare la sorpresa a chi deve ancora vederlo.

Wikipedia ha fatto malissimo a pubblicare la trama del film; trama molto complessa perché si fonda, in un percorso mai prima tentato, sulle dinamiche del subconscio e sul suo linguaggio per eccellenza, quello del sogno. Cobb ( Leo Di Caprio ) è uno specialista nell’intrudersi nei sogni altrui a fini di spionaggio industriale, coadiuvato da un team di superesperti, ma la sua ultima missione fallisce miseramente; il committente gli propone una missione ancora più ardua, quella di impiantare un’idea per lui vantaggiosissima nel subconscio del rampollo del suo più grande e agguerrito concorrente. La ricompensa, per Cobb, sarà poter rivedere i figli che è stato costretto ad abbandonare dopo essere stato accusato di aver ucciso sua moglie. Non voglio dire di più. Posso solo aggiungere che la premessa offre la stura a Nolan per avventurarsi nelle stratificazioni dell’immaginario onirico, attraverso un avvincente meccanismo a scatole cinesi, e di giocare sapientemente non solo sul piano del rapporto, che tutti conosciamo, tra sogno e realtà, ma anche su quello dei mondi paralleli e interscambiabili di diversi sognatori, in sovrapposizioni continue dei piani temporali che si dilatano quanto più ci si avventura nei gironi più oscuri e profondi del subconscio, servendosi di una giovanissima e geniale ragazzina, di nome Arianna, in grado di guidare il problematico Teseo fantascientifico Cobb nel suo stesso labirinto e cercare di ottenerne la catarsi attraverso la rimozione dei suoi blocchi psichici. Non si tratta solo, per Nolan, di stabilire ( o ristabilire ) il giusto confine tra realtà e fantasia onirica, necessario al nostro equilibrio, quanto piuttosto di rendere assai arduo il dipanarsi della trama nell’interferenza continua tra sogni e sognatori, tra proiezioni psichiche, che devono fungere da difesa contro le intrusioni dall’esterno, e necessità di condurre a termine ciò che ha generato il dedalo a causa del patto stabilito con il committente, la ” inception “, ossia l’inizio, di tutta la storia. L’elemento della visionarietà, imprescindibile in un film del genere, è scandito da architetture surreali prive di facili e stucchevoli barocchismi, alla Tim Burton, per intenderci; proprio per questo, proprio perché le realtà multiple in cui anche lo spettatore sprofonda debbono somigliare, pur nelle loro bizzarrie, alla realtà vera, senza per questo rinunciare alla spettacolarità, grazie a stunt men prodigiosi e senza sbrodolarsi addosso con gli effettacci tradizionali, ma guidando l’immagine con coerenza e rigore anche quando le soluzioni divengono strabilianti. Un capolavoro, non solo come film, ma anche, e forse soprattutto, per le implicazioni filosofiche che esso sottende sugli universi virtuali che i committenti dell’allucinazione globale non si stancano mai di produrre ad esclusivo vantaggio del Potere.

REGIA: Christopher Nolan
SCENEGGIATURA: Christopher Nolan
ATTORI: Leonardo Di Caprio, Marion Cotillard, Ellen Page, Cillian Murphy, Michael Caine, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Tom Hardy, Tom Berenger, Lukas Haas, Tohoru Masamune, Claire Geare, Johnathan Geare, Carl Gilliard, Daniel Girondeaud, Mobin Khan, Yuji Okumoto, Nicole Pulliam, Dileep Rao, Talulah Riley
FOTOGRAFIA: Wally Pfister
MONTAGGIO: Lee Smith
MUSICHE: David Julyan
PRODUZIONE: Syncopy, Warner Bros. Pictures
DISTRIBUZIONE: Warner Bros. Pictures Italia
PAESE: Gran Bretagna, USA 2010
GENERE: Fantascienza, Thriller, Mystery
DURATA: 148 Min

 

Trailer



Trailer fornito da Filmtrailer.com

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