“The possession”: clichés demoniaci da brivido. Recensione. Trailer

ROMA – Em è una ragazza giovane, curiosa come tante coetanee. Il suo oggetto principale di interesse diventa una antica scatola di legno con strane iscrizioni sulla superficie. Il problema è che il contenitore cela al suo interno una terribile presenza maligna. Il padre Clyde, da poco divorziato, inizia una strenua lotta per difendere la famiglia da un fenomeno di possessione sempre più radicato e pericoloso.

Dovessimo descrivere una ipotetica scaletta di un classico film horror “spiritico”, e la confrontassimo con questa opera, non noteremmo nessuna diversità. “The possession” ripropone pedissequamente tutti i cliché del genere e difetta di colpi di scena e innovazioni narrative. In tal senso inizio, svolgimento e conclusione sono egualmente prevedibili. Il regista dunque rinuncia alla sorpresa e si affida ad uno schema collaudato cercando di oliare bene i meccanismi del terrore. Voci demoniache, lenti e ed inquietanti movimenti di videocamera, cupe note di pianoforte sono i principali strumenti utilizzati per sollecitare le reazioni istintive dello spettatore. Si punta sulle emozioni primarie ed in particolare su due di esse: la paura ed il disgusto. Da questo punto di vista bisogna allora ammettere che qualche sequenza non facilita la digestione ma soprattutto che in alcuni momenti i brividi corrono lungo tutto il corpo. Passando dal piano delle reazioni fisiologiche a quello qui secondario dei contenuti il film è la storia del riscatto di un padre che fa di tutto per riconquistare la stima e la fiducia della moglie e delle figlie. Non che questo livello abbia molta importanza per gli scopi complessivi della pellicola. Il maggior peccato è  comunque che, come troppo spesso accade con produzioni analoghe, con il passare dei minuti la qualità si abbassa progressivamente. Talvolta si arriva a sfiorare il ridicolo come nella sequenza in cui Em viene ritrovata a rovistare in frigorifero a mo’ di cane oppure nel discutibile rituale di esorcismo finale. Le interpretazioni inoltre sono al di sotto della sufficienza. Detto questo abbiamo assistito a risultati cinematografici peggiori e i brividi di cui sopra potrebbero valere, per appassionati di storie demoniache, il fatidico prezzo del biglietto. Vorremmo tranquillizzare chi rischiasse di rimanere sconvolto per la dicitura iniziale del film: non si tratta di una storia vera. Ne siamo convinti.

REGIA: Ole Bornedal
ATTORI: Jeffrey Dean Morgan, Kyra Sedgwick, Natasha Calis, Madison Davenport
SCENEGGIATURA: Juliet Snowdean, Stiles White
FOTOGRAFIA: Dan Laustsen
GENERE: Horror
DURATA: 92 minuti
USCITA NELLE SALE: 18 ottobre 2012

The possession – trailer

  

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