SNGCI. Raffica di domande a Di Costanzo per il Pasinetti. Trailer

ROMA – Matinèe all’insegna del cinema di qualità –  grazie alla collaborazione tra il SNGCI,  sindacato dei giornalisti cinematografici,  e lo storico Farnese Persol a Campo dei Fiori – con la proiezione de “L’intervallo” l’esordio nel lungometraggio di Leonardo di Costanzo,  al quale il SNGCI ha assegnato il premio Pasinetti, annunciato all’ultima mostra di Venezia.

Di Costanzo, Ischia 1958, laureato all’Istituto Orientale di Napoli, vive  in Francia dove segue i corsi di Regia di Cinema Documentario presso gli Ateliers Varan, di cui è membro. Nel 1994 insieme al regista cambogiano Rithy Panh ha fondato a Phnom Penh, in Cambogia, un centro di formazione per documentaristi. Nel 2000 ha creato un Atelier Varan all’Università di Bogotà. Di Leonardo di Costanzo, tra gli altri, ricordiamo i documentari “Prove di Stato” (1998), sulla determinazione di Luisa Bossa, ex-preside di liceo, eletta sindaco di Ercolano nel 1995, dopo Mani Pulite. “A scuola”, film del 2003, nel quale ha ripreso un intero anno scolastico in un istituto di un rione periferico a Napoli,  presentato alla Mostra di Venezia.

“L’intervallo” – in concorso a Venezia nella sezione Orizzonti –  è stato tra i film più applauditi e inaspettati al Lido quest’anno. Il regista, che grazie al felice esordio viaggia ora di festival in festival,   è stato ufficialmente insignito del Pasinetti solo il 2 dicembre a Roma perché, come ha spiegato la presidente dei cinegiornalisti Laura Delli Colli,  non è stato possibile avere fisicamente prima il talentuoso e gettonato autore. All’iniziativa, curata da Angela Prudenzi e  coordinata da Maurizio di Rienzo del SNGCI, era presente il direttivo dei cinegiornalisti, tra cui il segretario Romano Milani e l’infaticabile Franco Mariotti, detto Francotti. Il premio è stato consegnato da Laura Delli Colli in maniera affettuosa e informale. Forte il suffragio del pubblico, prevalentemente composto di insegnanti che,  dopo la proiezione, hanno gratificato Leonardo Di Costanzo con applausi e con domande precise e a raffica.

“L’intervallo” racconta di due adolescenti – interpretati da Alessio Gallo e Francesca Riso – che vivono in un perimetro claustrofobico, sotto la cappa violenta della camorra. «Non è un film sulla camorra, anche se la si sfiora  – ha detto Leonardo  Di Costanzo – E’ una storia possibile, ma non ispirata ad un fatto reale. L’idea di raccontare una mentalità camorristica e di trasmettere la sensazione di chiusura in uno spazio è un voler staccarsi della cronaca e fermarsi più sull’immaginario dei personaggi. Possiamo dire che questo film ha una sua universalità e che potrebbe essere girato un po’ ovunque, non solo a Napoli».

L’intervallo – trailer

Condividi sui social

Articoli correlati