Economist: Berlusconi come Cetto La Qualunque

LONDRA – Silvio Berlusconi come Cetto La Qualunque, il politico amante ‘du pilu’ interpretato nelle sale cinematografiche da Antonio Albanese. Il paragone, «tremendamente reale», è dell’Economist, che nel numero in edicola domani dedica un editoriale alle ultime vicende che vedono coinvolto il premier sotto il titolo ‘Un animale da party – Perchè il primo ministro potrebbe ancora sopravvivere ai suoi ultimi sordidi scandali sessuali’.

Il settimanale britannico racconta ai suoi lettori lo scenario di «feste orgiastiche» a casa di Berlusconi con «più di 20 ragazze seminude e la stanza del ‘Bunga-Bunga’ attrezzata con palo da lap-dance e un guardaroba pieno di succinte uniformi da infermiere e poliziotte», così come riportato dalle carte dei giudici di Milano. «L’inchiesta rappresenta forse la più grave minaccia finora per Berlusconi e il suo governo», nota l’Economist. Ma se davanti a tutto questo «personaggi pubblici più normali» si sarebbero persuasi al ritiro, magari «in un monastero», Berlusconi potrebbe sopravvivere anche questa volta, così come è già successo dopo gli altri «sette scandali sessuali in cui finora è stato personalmente implicato». L’Economist vede comunque due «grossi pericoli» in una situazione del genere. Il primo riguarda un governo già «incapace a fare molto nei due anni scorsi» definitivamente bloccato sui problemi personali di Berlusconi e «inerte» davanti alla difficile situazione economica. Il secondo rischio, «forse maggiore, e suggerito dallo stesso Berlusconi in settimana, è che egli possa chiedere un nuovo mandato agli elettori per schiacciare l’indipendenza della magistratura, in un’elezione che potrebbe minacciare le stesse fondamenta del Paese nell’anno del 150° anniversario. Povera Italia», conclude il settimanale.

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