Oscar 2013. “Zero dark thirty”: Bin Laden e la complessa statuetta. Recensione. Trailer

Zero Dark Thirty, film in uscita nelle sale italiane il 7 febbraio, può essere considerato come un ibrido tra reportage e letteratura per il grande schermo.

Nelle oltre due ore di proiezione si raccontano i dieci anni che, dagli attacchi dell’11 settembre 2001 hanno portato alla cattura di Osama Bin Laden, ricercato numero uno dai servizi di intelligence mondiale e responsabile della morte di oltre 3500 americani.

Zero Dark Thirty è un’approssimazione di orario utilizzata in gergo militare per indicare un’ora qualsiasi nel cuore della notte. La cattura del capo di Al Qaeda infatti è avvenuta dopo la mezzanotte, quando ormai tutti dormivano nella cittadina di Abbottabad, al confine nord del Pakistan.

Inchieste, interrogatori, torture e pedinamenti ad alto rischio porteranno la giovane protagonista Maya (Jessica Chastain) su una traccia apparentemente trascurabile: un corriere che anni prima avrebbe avuto rapporti diretti con il leader talebano.

Molti dei prigionieri sembrano confermare quel collegamento, complici le violente torture a cui vengono continuamente sottoposti, portando Maya e i suoi collaboratori ad un luogo ben definito in cui si potrebbe nascondere Osama. Le probabilità che la missione porti alla cattura dello sceicco del terrore si attestano però al 60%, troppo poco per smuovere i prudenti vertici della CIA…o forse no.

Un film che, forte di una sceneggiatura chirurgicamente precisa nei dettagli e nelle ricostruzioni, mira a portarsi a casa cinque premi Oscar, tra cui quello per miglior film. La regista Kathryn Bigelow, ormai esperta nella narrativa cinematografica di guerra dopo aver vinto l’ambita statuetta con The Hurt Locker, sceglie di impostare l’intero racconto dal punto di vista di Maya, una giovane investigatrice compassionevole verso i prigionieri, ma incurante di “sganciare bombe e radere tutto al suolo” quando c’è da catturare l’uomo più temuto al mondo.

Dialoghi non sempre precisi e ritmo serrato, peccato per la Chastain che mantiene la stessa (in)espressività per quasi tutto il film. Magistrale la fotografia e la ricostruzione del luogo di cattura di Bin Laden (sono state perfino utilizzate le stesse trame di arredo nella casa in cui era nascosto), apprezzabile il punto di vista critico sulle politiche militari americane: chissà che proprio il mancato encomio alla “perfetta diplomazia  made in USA” non si riveli determinante nell’assegnazione di una nuova statuetta.

ZERO DARK THIRTY

Regia di Kathryn Bigelow 

Scritto da Mark Boal

Con Jessica Chastain, Jason Clarke, Mark Strong, Joel Edgerton, Jennifer Ehle, Kyle Chandler e Edgar Ramirez

Thriller

Durata 157′

USA

Uscita nelle sale italiane  7 Febbraio 2012

Trailer

 

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