Ben Affleck, un uomo da Oscar

All’anagrafe Benjamin Géza Affleck-Boldt, classe 1972 è uno dei più quotati attori tornati alla ribalta negli ultimi anni dopo qualche periodo di “silenzio”.

Molto amato dal gossip (è stato legato alla prorompente J-Lo negli anni duemila, oltre che a Gwyneth Paltrow prima nel 1998 e attualmente a Jennifer Gardner, che è diventata sua moglie) nonché protagonista di alcune delle pellicole più famose della storia del cinema, e negli ultimi tempi anche regista, di grandi produzioni di successo come “The Town” e il recentissimo “Argo”, vincitore dell’edizione 2013 degli Oscar.

Ma procediamo con ordine: la notorietà arriva nel 1995 con “Generazione X”, quando Ben Affleck inizia ad farsi conoscere e apprezzare dal pubblico del grande schermo.

Solo tre anni più tardi, nel 1998, insieme a Matt Damon vince l’Oscar per la sceneggiatura di “Will-Hunting, Genio Ribelle”, già segnale che il solo ruolo di attore non basta a Ben Affleck.

Seguono dagli anni 2000 importanti ruoli in “Armageddon-Giudizio Finale”, diretto da Michael Bay, in cui recita accanto a illustri colleghi come Bruce Willis, Liz Tyler (figlia del front-man degli Aerosmith, Steve Tyler), e lo stesso Bay lo dirigerà ancora  in “Pearl Harbor” (2001). Altri importanti ruoli in “Bounce”, “Daredevil”, “Amore Estremo-Tough Love”, “Jersey Girl” insieme all’attuale moglie.

Il 2007 è l’ano che segna il suo esordio alla regia. Dirige infatti il fratello Casey in “Gone Baby Gone” e già questa prima prova dimostra quanto Affleck si riveli in gamba dietro la macchina da presa.

E’ il 2010 quando esce “The Town”. Con questo film Affleck si “impone” definitivamente alla critica come  “autore”. Segue nel 2013 “Argo”, il film che definitivamente lo consacra come uno dei registi del momento di successo e gli fa vincere un “Oscar come Miglior Film”. 

Di seguito una sintesi dei film che l’hanno visto “dietro” la macchina da presa.

Gone Baby Gone

E’ il 2007, e “Gone Baby Gone” è il primo tentativo, riuscito, alla regia, per Ben Affleck, in cui compare anche suo fratello Casey  Affleck, oltre a Morgan Freeman.

Il film è ambientato a Boston, dove il detective Patrick Kenzie, insieme alla sua compagna nonché collega Angie Gennaro, viene assunto dagli zii di una bambina, Amanda, di soli quattro anni da poco scomparsa e sulle cui ricerche la polizia sembra non farcela sa sola. Una produzione molto delicata, trasposta al cinema dall’idea di un  romanzo con lo stesso titolo di Dennis Lahane, autore anche di “Mystic River”. Un film che quindi sembrava “facile” a farsi, ma tutt’altro, visto che non sempre le produzioni basate sui romanzi, riescono, e se riescono,lo fanno bene. Ben Affleck invece c’è riuscito, al primo colpo, ponendosi subito al centro dell’attenzione per questo suo esordio come regista. 

The Town 

Non è trascorso molto tempo dal suo primo film, “Gone Baby Gone” (2007), e nel 2010, esattamente tre anni dopo,  esce il secondo lavoro sempre per la regia di Ben Affleck “The Town”. Charlestown, Boston. Doug, un ragazzo della provincia, finisce male e si compromette diventando un criminale, vuoi per amicizie sbagliate, vuoi per un padre che faceva lo stesso nella vita. Professione rapinatore, e capo della banda. Un giorno però, uno dei suoi amici e soci, durante una rapina, porta con sé un ostaggio, la direttrice, Claire. Qualcosa scatta in Doug, che dopo il rilascio della ragazza, sotto falsa identità la cerca, e frequenta. Ne nasce un sentimento sincero che dovrà però metterli l’uno contro l’altro, quando la ragazza scoprirà davvero chi è il suo compagno. Trama apparentemente, anche in questo caso, semplice a dirsi riguardo il trasporla, ma tutt’altro. Anche il cliché della storia di indagine dentro se stessi, da parte di un criminale che si alterna tra il suo “lato scuro” e la sua “coscienza”, non era una prova facile da superare, e non era assicurato il successo. Sopratutto per chi è fresco nella direzione di un film, come era  Ben Affleck, che non solo dirige bene tutta la macchina, ma anche un attore come Jeremy Renner che più avanti diverrà un “agente Bounce” e che qui interpreta l’amico dell’infanzia del protagonista, in un ruolo e maniera molto inusuale rispetto le interpretazioni che seguiranno nel capolavoro della Marvel, “The Avengers” nei panni di “Occhio Di Falco”.

Argo

Ultimo lavoro di Affleck che ha visto la vittoria agli Oascar 2013 come “Miglior Film” in relazione ad Affleck come produttore.

Un’opera basata su una storia vera, che vede l’agente della Cia Tony Mendez, impegnato per trarre in salvo sei cittadini americani ospitati dall’ambasciatore americano nella propria dimora, che in questo modo si è esposto molto nei confronti degli attacchi alle ambasciate americane in Iran negli anni Ottanta, in seguito alla fuga dello scià iraniano Mohammed Raza Palhavi. Successivamente alla sua fuga neli Stati Uniti, le ambasciate americane in Iram furono attaccate e tutti gli impiegati, funzionari furono tenuti sotto sequestro per 400 giorni. Solo i sei rifugiatisi a casa dell’ambasciatore americano riuscirono a salvarsi, grazie alla finta produzione di un film, “Argo”, grazie alla quale la stampa e l’intero paese (Iran) furono convinti che nella Nazione si sarebbero svolte le riprese per questa importante opera, di cui gli attori principali furono proprio, sotto mentite spoglie, i sei cittadini americani. Un’operazione grazie alla quale riuscirono a lasciare il paese, e far ritorno in America, un progetto ad altissimo rischio per la Cia, e per la quale la copertura sarebbe potuta saltare in qualunque momento, alla minima distrazione. 

Se già in “The Town” Affleck si era imposto, qui ormai è un autore affermato, che ha portato sul grande schermo un film molto avvincente, dove è regista e attore, affiancato da un grande John Goodman solo per fare un nome del ricco e importante cast scelto per questo lavoro. Un Oscar molto meritato, per un’ottima regia, una prova soddisfacente sotto tutti gli aspetti. 

Argo – Trailer

 

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