Teatro Parioli. “Casina”, un Plauto rivisitato e attualizzato

ROMA –  Una sorprendente rivelazione lo spettacolo messo in scena al Teatro Parioli Peppino De Filippo da Marina Thovez e interpretato dalla stessa insieme a Mario Zucca.

Sorprendente perché ci troviamo davanti ad un Plauto rivisitato e attualizzato in scene, recitazione, dialoghi e battute ma non per questo meno efficace rispetto alla fantasia goliardica dell’autore. Il testo in questione è la “Casina”, l’ultima commedia del poeta nonché l’opera in cui la sua maturità consacrata ci regala una ricchezza umana che trae forza dalle passioni e dai sentimenti. Nell’intreccio, che tratta storie di infedeltà coniugale, rivalità tra servi, tra genitori e figli, invidie tra amiche, piccoli dispetti e grandi scherzi, sono otto i personaggi richiesti ma, in questo caso, a farne le veci sono i due poliedrici ed entusiasmanti attori che, seguendo un ritmo scatenato e mirabolanti cambi di scena, voce e costume, riescono ad impersonare efficacemente dalle stupide serve ai babbioni lussuriosi in una moltitudine di sfaccettature caratteriali che trascinano il pubblico in un gioco delle parti che lascia decisamente col fiato sospeso. Se il messaggio di Plauto è quello di sviscerare e far trionfare i difetti umani, quello che sembra uscire fuori da questa operazione teatrale, le cui scene sono firmate da Nicola Rubertelli, è un sottile, ironico e quanto mai veritiero meccanismo del “teatro nel teatro” dove l’azione e la finzione convivono specularmente nel costante entrare ed uscire dal ruolo dei due protagonisti.

Mai un errore di intonazione, non una sbavatura nell’impostazione del personaggio – considerando che ogni ruolo dura al massimo cinque minuti ed è frenetica la corsa ad incalzare i panni della parte successiva – l’interpretazione impeccabile della coppia Zucca-Thovez è insomma un piacere per gli occhi e un solletico per la mente. I dialoghi, conditi di armoniose speranze e di eccentriche bugie, sono infusi da una stuzzicante ironia che ci fa riflettere, a partire dal proemio aggiunto dalla regista e relativo alla diatriba tra teatro commerciale e teatro d’arte, sulla dicotomia tra attore e personaggio e tra interprete e pubblico. Un testo reso ancor più scanzonato e attuale da un binomio di attori in perfetta sinergia e che, purtroppo, hanno avuto solo una settimana a disposizione per portare il loro divertente spettacolo ai conterranei di Tito Maccio Plauto.

 

CASINA

da Tito Maccio Plauto

MARINA THOVEZ e MARIO ZUCCA

scene di Nicola Rubertelli

regia Marina Thovez

Teatro Parioli Peppino De Filippo – Roma

www.teatropariolipeppinodefilippo.it

 

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