Casa delle culture. “Delirio a due”. Ionesco a Trastevere

ROMA – Due amanti Marco Carlaccini “lui” e Patrizia D’Orsi “lei”,  siedono in uno spazio spoglio,  circondati dai tremori delle granate,  dai rumori degli spari,  ma non sembrano partecipare al dramma, presi dai loro individualismi, insensibili alla morte che li circonda.

Da anni si insultano ,  chiusi in un egoismo che li rende sordi alla realtà. Feroci, l’uno verso l’altro, mentre il mondo scivola  loro addosso: un vero “Delirio a due”, un gioco al massacro senza esclusione di colpi. Lei si passa ossessiva il rossetto sulle labbra, abitudine necessaria alla sua vita di apparenza, lui grida,  sapendo di non essere ascoltato.

In “Delirio a due” Ionesco sottolinea la stupidità, l’incomunicabilità, la disperazione, la grettezza di esseri umani chiusi in perimetri asfittici.. La “Casa delle culture”, suggestivo teatro di cantina, accoglie i due versatili attori, stagliati in una scenografia minimal, fatta di luci e ombre, video e suoni.

A cinquant’anni dalla sua pubblicazione, l’opera di Ionesco è resa viva dalla regia di Marcello Cava, la  colonna sonora è  di Andrea Petricca.  Video, audio e luci di Giuseppe Romanelli .

Casa delle culture fino al 21 aprile – Roma

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