Il 66° Festival del Cinema di Cannes entra nel vivo del grande Cinema

CANNES – Cannes.Con “un inno all’”’Amore” che parte da Cannes, come ha sottolineato il Sindaco della città Bernard Brochand, nel corso della inaugurazione, si sono aperte le danze del 66° Festival del Cinema di Cannes. Amore, ben rappresentato sulla Croisette, dallo splendido romantico- sensuale e galeotto bacio tra Paul Newman e Joanne Woodward dei grandi manifesti 22 x 26 m. che svettano sopra il Palais du Festival e dal film di apertura il Grande Gatsy, storia di un uomo disposto a tutto per riavere la sua amata, che ha inaugurato la kermesse cinematografica più importante del mondo.

Il film il Grande Gabsy, del regista australiano, Baz Luhrmann, costato 127 milioni di dollari, è stato accolto con freddezza e zero applausi, alle proiezioni della stampa, ma si è consolato con la calorosa accoglienza del pubblico. La pellicola è ambientato nel 1922,, è un acuto ritratto degli anni del proibizionismo ma ci sono correlazioni e parallelismi con la nostra società attuale.
Il regista si è ispirato al celebre romanzo-capolavoro di Francis Scott Fitzge“ tutto è nato dieci anni fa in un viaggio in treno in Siberia” ha raccontato il regista nel corso della conferenza stampa” E’ stato come una terapia, alla fine ero inconsolabile e ho sentito che volevo raccontare quella storia. La riscoperta di quel romanzo a 40 anni mi aveva cambiato la vita”.
 Il cineasta autore di Moulin Rouge e Romeo e Giulietta, in Le Magnifique Gabsy, ci racconta di un uomo Gabsy, un miliardario romantico, un animo puro, inadeguato nel gretto mondo che lo circonda, interpretato da un bravo e convincente Leonardo di Caprio che vuole riconquistare l’amore di una donna amata 5 anni prima, Dasy ( Carrey Mulligan), dapprima convinta per amore a lasciare tutto per lui, rimane vittima delle abitudini, della ipocrisia, delle convenzioni e deciderà di non abbandonare  il marito.  La scena più toccante lo incontro tra Gatsby e Dasy in una splendida serra di orchidee, visibili e coinvolgenti le emozioni sul viso dei due attori protagonisti. Molto commovente anche il sentimento di Nick interpretato da Tobey Maguire, verso l’amico Gabsy e la sua frase profetica “ Non si può ripetere il passato”. Anche la fine di Gabsy è emotivo-passioinale. Per il resto il film non riesce a penetrare, t’investe con una girandola di esagerazioni come le mega-feste sfarzose tra coriandoli e paiillets, di una spettacolarità eccessiva fino ad arrivare al kitsch e forse il 3 D non ha di certo aiutato. Ma Leonardo di Caprio oltre ad essere stato apprezzato nel film ha infiammato il red carpet della Cerimonia d’apertura, madrina della serata una diafana Audrey Tatou in abito bianco. Gli applausi più lunghi sono stati per il Presidente della Giuria Steven Spilberg.

Primo film in concorso di Cannes 66 è stato Heli ultimo lavoro del Messicano Amat Escalante.Un film provocatorio e crudo che racconta la storia di una ragazzina di 12 anni Estela e di suo fratello Heli che vivono nella stessa casa. Estela è innamorata di un giovane, corrotto cadetto della polizia e si metterà nei guai per amore. Una scena cruda di una violenza inaudita è stata sicuramente quella, in cui si vede dar fuoco ai genitali di un uomo. Una pellicola davvero brutale con torture inaudite.
Oggi si è aperta a Cannes 66, anche la  sezione un Certain Regard con The Bling Ring di Sofia Coppola. Una storia di adolescenti sbandati, baby-delinquenti, che mettono a segno numerosi furti negli appartamenti domestici di vip di Holliwood. Si è ispirato a una storia vera, una gang che ha svaligiato abitazioni per 3 milioni di dollari.
Al Festival di  Cannes non poteva mancare un film scandalo e oggi gli occhi sono stati puntati su Jeune e Jolie di Francois Ozon, un film destinato a fare scandalo, accolto da uno scroscio di  applausi. Quattro stagioni e quattro canzoni per un’adolescente inquieta Isabelle ( Marine Vacht), che si prostituisce alla ricerca di se stessa.” “ Nell’adolescenza” ha affermato il regista Non a caso questi giovani si riconoscono nella poesia di Rimbaut “ Non si può essere seri quando si hanno 17 anni: E’ un’età che prevede un’apertura verso il mondo, senza considerazioni morali” Prostituendosi Isabelle fa un’esperienza, un viaggio, che non è comunque una perversione”. E domani in concorso il Film Le Passè dell’iraniano Asghar Farhadi e, sarà la giornata di Valeria Golino qui a Cannes per il suo film Miele, sulla dolce morte, in concorso nella sezione un Certain Regard.

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