SNGCI. Tiger boy con Lidia Vitale, Nastro d’Argento da Oscar. Trailer

LOS ANGELES –  Un Nastro d’Argento viaggia verso la prossima notte degli Oscar®: c’è infatti anche Tiger boy, diretto da Gabriele Mainetti premio per il miglior corto 2013 del Sngci tra i 10 titoli live action in gara per gli Oscar 2014.

L’Academy li ha selezionati 10 tra 122 candidati di tutto il mondo e annuncerà i finalisti in shortlist (potranno essere dai tre ai cinque) il 16 gennaio, insieme a tutte le altre nomination. “Non è la prima volta che un corto segnalato dai Nastri d’Argento conquista l’attenzione degli Academy. Basti ricordare” sottolinea Laura Delli Colli a nome del Sindacato “Il supplente di Andrea Jublin, menzione speciale dei Nastri solo qualche anno fa. Ed è un’autentica soddisfazione ,per noi del Sngci che sosteniamo con particolare considerazione e da anni con uno specifico palmarès il cinema corto,essere stati tra i primi e forse i più significativi tra i molti riconoscimenti collezionati dal film di Mainetti,che aveva avuto dai giornalisti riconoscimenti anche per Basette con Valerio Mastandrea e Luisa Ranieri”.

 

Gli altri 9 selezionati sono: “Aquel No Era Yo (That Wasn’t Me),di Esteban Crespo(Spagna);  Avant Que DeTout Perdre(Just before Losing Everything)di Xavier Legrand (Francia); Dva (Two)diMickey Nedimovic (Germania/Croazia); Heliumdi Anders Walter(Danimarca); Kush di Shubhashish Bhutiani (India); Pitääkö Mun Kaikki Hoitaa? di Selma Vilhunen(Finlandia); Record/Play di Jesse Atlas (Usa); Throat Song di Miranda de Pencier (Canada); The Voorman Problem di Mark Gill (Gran Bretagna).

Tiger Boy, interpretato dall’attrice Lidia Vitale nel ruolo della madre, racconta la storia di Matteo (Simone Santini), un bambino di nove anni, che costruisce una maschera identica a quella del suo mito: un wrestler di Corviale chiamato Il Tigre. Una volta indossata non vuole più togliersela: ci va scuola, ci dorme, ci fa addirittura il bagno. Quello che a prima vista viene scambiato come un capriccio è in realtà una  richiesta d’aiuto che nessuno riesce a cogliere.

Il Sindacato nazionale Giornalisti Cinematografici assegnandogli il Nastro d’argento ne ha sottolineato, fin dalla motivazione del premio, ”la forza narrativa” sottolineando il valore del racconto: “una storia violenta raccontata con particolare delicatezza, per una molestia ripetuta e umiliante, che diventa riscatto e liberazione negli occhi di un bambino, vittima della pedofilia,  capace di gettare la maschera solo quando si libera del proprio aguzzino”.

Per film breve di Mainetti, che ora sta lavorando al suo primo lungometraggio, tratto proprio da questo corto, l’ingresso fra i 10 corti in corsa all’Oscar è solo l’ultimo di una serie di riconoscimenti raccolti in due anni in Italia e all’estero. Fra gli altri il Grand Prix du Film Court de la Ville de Brest al Festival Européen du Film Court de Brest 2012; il Premio Miglior Regia al Roma Creative Contest – Short Film Festival 2012; il Premio Miglior Cortometraggio all’Est Film Festival 2012; ilsecondoposto per  Generator +13 al Giffoni Film Festival 2012; la Menzione Speciale al Genova Film Festival 2012; la nomination ai Globi d’Oro e quella ai david Di Donatello 2012; il Renault Award for Best International Short Film al Flickerfest International Film Festival 2013 – Australia 2013; il Premio Emidio Greco al Festival del Cinema Europeo di Lecce 2013; il Premio Studio Universal al Maremetraggio 2013 e ancora, oltre al successo al primo Festival di San Marino, un anno fa, anche il premio al festival Sorridendo prima edizione e il premio Anima promosso da una serie di grandi industrie nazionali.

Tiger boy – Trailer

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