“I sogni segreti di Walter Mitty”. La poca fantasia al potere. Recensione. Trailer

ROMA – Walter Mitty ha una vita da impiegato ed un’ anima sognante. La distrazione è lo strumento prescelto per allontanarsi dalla calma della routine quotidiana.

I suoi sogni ad ogni aperti si nutrono di sentimenti forti: l’amore inconfessato per la collega Cheryl, l’odio per il nuovo altezzoso manager Ted, incaricato di effettuare gli imminenti tagli al personale. Walter rischia seriamente di essere licenziato: in qualità di responsabile dell’archivio negativi della prestigiosa rivista “Life” ha perso proprio il negativo scelto per l’ultimo numero cartaceo del magazine. Sarà l’occasione per lanciarsi in una folle ricerca del negativo perduto seguendo le tracce dell’autore della foto, l’avventuroso fotografo Sean O’Connell.

Il film, ispirato alle opere di James Thurber, intrattiene. E’ quello che ci si poteva aspettare. Tuttavia c’è poco di veramente “straordinario” in questa storia di un uomo che evade dall’ ordinario per lanciarsi  in un viaggio in cui ritrovare fondamentalmente se stesso. Siamo davanti a un “Brazil” sbiadito. Ben Stiller evita accuratamente ogni approfondimento sociologico e politico. Il suo personaggio ha l’ atteggiamento stralunato di Sam Lowry, ma non ha la fantasia che consente di cambiare un mondo. E non ha nemmeno la follia di chi sceglie di perdersi “into the wild”. Il suo viaggio fra Groenlandia, Islanda e Afghanistan è il palliativo che consente di ritornare ad una vita ordinaria, rassicurante. Confinare la follia ad un preciso momento, in un preciso luogo, è il miglior modo per tenerla a bada, neutralizzarla. Man mano che la storia procede i sogni di Mitty diminuiscono, parallelamente alla scoperta di un mondo selvaggio in cui l’uomo ritrova come da tradizione il contatto con la natura e con la propria “parte bambina”. Una volta ritornato nel “suo mondo” l’esigenza di cambiamento continuerà a colorare l’animo di Walter Mitty o si sarà così dispersa? Non lo sappiamo. Sappiamo che il film evolve verso un finale a dir poco prevedibile. Eppure in alcuni punti dava l’idea di poter imboccare un’altra via, divergente, imprevedibile. Sono i momenti in cui la fantasia cavalca a briglie sciolte e le scene si fanno parossistiche. Così Walter Mitty può fantasticare su un duello stile Terminator col nuovo manager. Più avanti, nel mondo “reale” può farsi dare un passaggio da un elicotterista ubriaco per poi lanciarsi nel Mar Glaciale Artico  e lottare a mani nude contro uno squalo. Sono lampi in un cielo sostanzialmente sereno. Il film si ferma ad una certa soglia, non imbocca con decisione la strada del surreale, dell’assurdo. Segue il percorso del suo protagonista, rientrando nei canoni della rassicurante “normalità”. Non è una favola, non c’è morale ed intento allegorico. E’ piuttosto una fiaba: una fiaba divertente e catartica per chi si sente leggermente oppresso dalla quotidianità ma è perfettamente immerso in essa, una fiaba incolore per chi ha un vero spirito ribelle.

REGIA: Ben Stiller

ATTORI: Ben Stiller, Kristen Wiig, Adam Scott, Sean Penn

SCEGGIATURA: Steve Conrad

FOTOGRAFIA: Stuart Dryburgh

PRODUZIONE: USA 

GENERE: Commedia/Avventura

DURATA: 114 minuti                                                                                                                                                                                            

USCITA NELLA SALE: 19 dicembre

 

I sogni segreti di Walter Mitty

 

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