Teatro Brancaccio. Ghost il Musical, tecnologicamente spettacolare. Recensione

ROMA – Al Teatro Brancaccio ha debuttato  GHOST, IL MUSICAL, lavoro tratto dall’omonimo e notissimo film della Paramount,  diretto da Jerry Zucker,  che nel 1990 ebbe grande successo (si aggiudicò ben 5 Oscar), raccontandoci la fantastica storia d’amore tra Patrick Swayze e Demi Moore, scandita dalle meravigliose note di Unchained Melody e caratterizzata  dalla travolgente simpatia di Whoopi Goldberg

 

Ora, da quel film cult è stato tratto un musical, scritto da Bruce Joel Rubin, lo stesso sceneggiatore del film (anche lui uno dei 5 Oscar),  che ci viene proposto con musiche e liriche originali di Dave Stewart e Glenn Ballard , arrangiate e orchestrate da Christopher Nightingale.  

Indiscutibilmente la protagonista assoluta di questo interessante musical è la tecnologia: grazie a grandi schermi a led, viene continuamente proiettata sugli stessi una  stupefacente scenografia in 3D.  In questo modo, gli effetti speciali più spettacolari cui ci ha abituali il cinema da qualche tempo,  vengono qui ricreati sul palco. Sicuramente “meno teatro e più cinema… al teatro”! In un susseguirsi di emozioni continue,  la tecnologia ci fa volare sui grattacieli, ci regala panorami e tramonti mozzafiato, nel bel mezzo di una fantasmagorica e luccicante fantasia di effetti.

I protagonisti sono Ilaria De Angelis, nel ruolo di Molly, Salvatore Palombi  nella parte di  Sam, mentre Cristian Ruiz è Carl ; ed infine Loretta Grace è Oda Mae . Accanto a loro, si esibiscono un bel gruppo di cantinti-ballerini, che si fanno parecchio apprezzare.

 

Dobbiamo dire subito che fras i protagonisti  è Loretta Grace,  nata ad Atri in provincia di Teramo, colei che ci ha maggiormente colpito: la sua verve, la sua voce, il senso della comicità ne fanno un’attrice di grande spessore internazionale. Bravi tutti gli altri: in particolare la De Angelis ha anche una splendida voce.  

 

Ben curati ed efficaci i balletti. A parte le note indimenticabili di Unchained Melody, le musiche originali potevano riservarci qualcosa di meglio, visto il livello dell’opera nel suo complesso.

GHOST, IL MUSICAL  in definitiva è uno spettacolo che vale la pena vedere, non tanto per la commovente e intensa storia d’amore che ci racconta,  quanto invece per la sua complessità e la sua componente innovativa fortemente tecnologica, forse anche troppo pervasiva in un contesto teatrale; sicuramente impegnativa per il regista Stefano Genovese, che ha affrontato con decisione la fatica, consegnandoci comunque un’opera di tutto riguardo.                     

Fino al 9 febbraio 2014

TEATRO BRANCACCIO  

Via Merulana 244 – info 06.80687231/32

www.teatrobrancaccio.it 

www.ghostilmusical.com

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