Berlinale 64. Passerella di star, 400 titoli, tre italiani

BERLINO –  (nostro corrispondente) Inizia oggi la 64.ma edizione della Berlinale con oltre 400 titoli in cartellone, al Berlinale Palast in Marlene Dietrich Platz, sono in corso gli ultimissimi lavori del festival affidata all’opera in concorso “The Gran Budapest Hotel” di Wes Anderson: Il foyer dell’Hotel non è poi così lontano da un palcoscenico , Monsieur Gustave, il direttore è famoso per la sua leggendaria accoglienza. Lui conosce le inclinazioni e i desideri più segreti dei suoi ospiti eccentrici che vengono da molto lontano. Il protagonista è Ralph Fiennes intorno a lui ruotano Tilda Swinton, Jeff Goldblum, Bill Murray, Jude Law, Lea Seydoux, Murray Abraham, Mathieu Almarick, Adrian Brody e Willem Dafoe, Edward Norton e Saoirse Ronan.

La Germania ha quattro pellicole in concorso, mentre l’Italia non gareggia per l’assegnazione dell’Orso d’Oro ma è presente nella sezione Panorama con due documentari ed un lungometraggio: “Felice chi è diverso” di Gianni Amelio:  Una coppia di anziani omosessali in una città del nord Italia raccontano il  loro rapporto pluridecennale . Coppie gay provenienti da tutti i ceti sociali e le regioni del paese espongono e discutono sulle diverse condizioni che hanno determinato la vita gay in Italia. Le loro storie ricordano l’isolamento, la discriminazione, la sofferenza e la violenza, ma rivelano anche i disegni per una vita felice.

“Natural Resistance” di Jonathan Nossiterl’enologo Jonathan Nossiter analizza la produzione vinicola sempre più standardizzata in Francia , durante le passeggiate tra i vigneti e vari incontri con viticoltori italiani e scambi di esperienze. Quello che sembra un paradiso bucolico, dove le persone intelligenti producono vino secondo metodi biologici, in realtà si è rivelato essere un campo di battaglia. “In grazia di Dio” di Edoardo Winspeare: Italia meridionale, Salento. Una piccola fabbrica tessile a conduzione familiare è costretta a chiudere e tre generazioni di donne devono lottare per saldare i propri debiti. Calda e autentica la narrazione di Edoardo Winspeare riflette sia la crisi economica che l’identità di una regione. L’immaginario intenso implica una certa affinità arcaica alla natura , e le sue forti protagoniste femminili sono matriarche nel miglior senso della parola.

L’attrice e regista Valeria Golino è tra i tre giurati della miglior opera prima. 

Sfileranno sul tappeto rosso i protagonisti di “Monments Man”, il regista e protagonista George Clooney e la sua truppa di attori-sodali, Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Cate Blanchett. Il film è stato girato in Germania e racconta la storia di una squadra di storici dell’arte ed esperti incaricati dagli alleati di recuperare tesori dell’arte rubati dai nazisti. Sul tappeto rosso arriveranno anche Catherine Deneuve, Charlotte Gainsbourg, Bradley Cooper, Forest Whitaker,  Bruno Ganz, Uma Thurman, Viggo Mortensen. Abraham, Mathieu Almarick, Adrian Brody. Fuori concorso la versione integrale di “Nymphomaniac” del regista danese Lars von Trier, accanto alla protagonita Charlotte Gainsbourg, figurano numerose star internazionali: Stellan Skarsgård, Shia LaBeouf, Christian Slater, Jamie Bell, Uma Thurman, Willem Dafoe, Jean-Marc Barr, Udo Kier, nonché l’esordiente attrice inglese Stacy Martin. Atteso e controverso film, già sold out al botteghino. 

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