ROMA – Un grande attico che affaccia su San Pietro è il suggestivo scenario di “Ho sposato un colonnello”, una commedia degli equivoci che riecheggia lo stile del maestro francese Feydeau: humour situazionale senza volgarità.
Sono in corso i preparativi per due matrimoni nella casa romana di Albert Lamart, delegato della Francia all’Unesco: padre e figlio che hanno deciso di sposarsi lo stesso giorno. “Albert più che una scelta d’amore la definisce “un regolamento di conti tra lui e la sua fidanzata Mafalda, che per venti anni gli è stata vicina accudendo suo figlio Jean-Louis”, dopo la sparizione misteriosa della sua prima moglie Maria Luisa. Un matrimonio di convenienza per il figlio Jean, che sposerà una nobile spagnola per volere del padre, mentre se la intende con la giovane collaboratrice domestica russa.
Un gran trambusto interrotto dall’arrivo del colonnello americano Franck J. Harder, un personaggio sui generis, con modi anticonvenzionali e uno smodato interesse per la vita privata di Albert, futuro candidato alla presidenza dell’Unesco. Un atteggiamento che insospettirà il funzionario, che troverà nel militare alcune somiglianze con sua moglie Maria Luisa. Una concatenazione di eventi tragicomici sconvolgerà la famiglia e i progetti in corso. Tante le risate e i qui pro quo, per un divertimento sano e goliardico, adatto a tutta la famiglia.
Impeccabile Carlo Alighiero non solo come regista di “Ho sposato un colonnello” di J.J Bricaire e M. Lasaygues, ma anche nei panni del funzionario Unesco: ironico e col savoir faire di un politico consumato. Bravissima Tiziana Foschi nell’interpretare l’ambiguo colonnello italo-americano, con una comicità sottile, frutto di una mimica eccellente. Non da meno, Cinzia Berni nel ruolo della matrona e futura moglie di Albert.
Un ottimo antidoto contro la noia delle uggiose serate invernali.
Ho sposato un colonnello
(La Berlue)
di J.J Bricaire e M. Lasaygues
Al Teatro Manzoni
Dal 25 febbraio al 23 marzo
Carlo Alighiero Tiziana Foschi Cinzia Berni
Con la partecipazione di
Angelica Novak e Andrea Carpiceci
Libero adattamento e regia di Carlo Alighiero
Scene Armando Mancini
Musiche Enzo De Rosa
Luci Mirco Maria Coletti
Abiti da sposa Paola Stramucci