Ritual, una storia psicomagica. Thriller con coppia sadomaso. Recensione. Trailer

ROMA – Lia è una giovane donna, innamorata del suo compagno, Viktor, un uomo narcisista, manipolatore. Il loro amore, basato su un rapporto masochista, è profondamente malato.

La donna si lascia plagiare, piegare ed è completamente assoggettata al volere di Viktor. Egli crede di amarla, ma in realtà vuole semplicemente possederla. Il precario equilibrio, su cui traballa la loro convivenza, viene definitivamente a distruggersi quando Lia rimane incinta. Viktor non vuole un figlio, e Lia completamente succube lascia risolvere al compagno la questione. Dopo l’ aborto qualcosa dentro di Lia si rompe definitivamente.

Nella speranza di guarire, di tornare a vivere, la giovane lascia la città, lascia Viktor, e compie un viaggio in campagna, abbandonandosi alle cure materne della zia Agata, famosa guaritrice. Agata ha un dono, quello della suggestione. Non sempre, però, guarire è qualcosa di facile da affrontare.

Liberamente tratto da “La danza della realtà” di Alejandro Jodorowsky, Ritual tenta di essere un thriller psicologico, dove le leggende venete e la psicomagia jodorowskiana si vanno a fondere.

Tra personaggi reali, spiriti e immagini di ciò che si desidera vedere, si perdere il filo conduttore, l’ analisi psicologica della protagonista.

Pazzia, ansia e depressione sono trattate con stereotipi grossoloni. Il tentativo di rappresentare la crisi della coppia moderna, incapace di estraniarsi dal mondo circostante e di crearsi una realtà quotidiana a due, è appena tratteggiata.

Il comportamento di Viktor appare una caricatura e Lia, più che una succube, sembra essere una donna ben poco intelligente, incapace di uscire da un rapporto che la sta portando all’ autodistruzione.

Il tema della frustrazione femminile negata, con la scelta maschile dell’ aborto, viene annullata. Non c’è empatia con Lia, ella sceglie il suo compagna e la vita assieme a lui. Ella decide di abortire, non è costretta con la forza. Si lascia plagiare sino alle estreme conseguenze, non si ribella, non lotta per il figlio che tanto desidera. Dove è finite la base stessa del femminismo e dell’ emancipazione femminile de il corpo è mio e decido io?

Unico merito è la Colonna Sonora a cura di Moby, che ha concesso l’ uso delle sue musiche in cambio di una donazione ad un’ associazione americana per la salvaguardia e la tutela dei diritti degli animali randagi.

In  programmazione dall’ 8 al 14 maggio, a Roma, al cinema Lux.

CAST ARTISTICO:

Desirée Giorgietti: Lia

Ivan Franek: Viktor

Alejandro Jodorowsky: Fernando

Patrizia Laquidara: l’ Anguana

Distribuzione naziolane: Mariposa Cinematografica

Distribuzione internazionale: Reel Suspects

Ritual, una storia psicomagica – trailer

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