Al via la prima edizione di “Quindici19”. Una gara a colpi di ciak

 

ROMA – “Quindici19” non è semplicemente una combinazione di numeri ma rappresenta un insieme di giovani talentuosi, dai quindici ai diciannove anni appunto, che parteciperanno a un concorso di cortometraggi: una sfida all’ultima pellicola ideata e organizzata interamente dagli studenti del Liceo Scientifico Statale di Roma Augusto Righi.

I corti in gara, sia italiani che stranieri, saranno proiettati durante la sera del prossimo 8 Giugno presso il Liceo stesso e vedranno la partecipazione di numerosi studenti di Istituti superiori di secondo grado. 

La giuria sarà composta da professionisti del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno accettato con entusiasmo di contribuire a questa iniziativa, oltre che da due studenti di Licei romani. 

Il corto vincitore sarà premiato con un corso presso “l’Accademia del Lusso” e proiettato nella “Casa del Cinema” di Roma. Tutti i partecipanti, inoltre, saranno invitati ad una visita guidata a “Cinecittà si Mostra”, presso gli studios di Cinecittà. Alla premiazione interverranno: Monica Galloni (Preside del Liceo Righi), Caterina D’Amico (direttore della “Casa del Cinema”), Ida Catapano (responsabile didattica nazionale delle sedi “Accademia del Lusso”), Tommaso Mottola (direttore Festival Capalbio Cinema), Barbara Goretti (Responsabile Attività Educative “Cinecittà si Mostra”), Francesco Bruni (regista, sceneggiatore e presidente dei 100 autori).

Tra i banchi del Liceo Righi incontriamo e dialoghiamo con i giovani promotori di Quindici19. E se per Franz Kafka: “Il cinema è una prigione per gli occhi” per loro sicuramente rappresenta la libertà di esprimere se stessi e la possibilità di raccontare la realtà attraverso gli occhi di chi crede e ama ciò che fa, senza tralasciare quella visione onirica e un po’ idealista, tratto distintivo dei ragazzi.

Come e quando è nata l’idea del progetto? Chi sono i protagonisti dell’iniziativa?

Siamo un gruppo affiatato di amici, oltre che studenti del Liceo Righi e un giorno, essendo tutti appassionati di cinema, abbiamo deciso di realizzare il programma Quindici19. All’inizio non sapevamo neanche dove saremmo arrivati ma poi il progetto ha suscitato grande interesse sia all’interno della scuola che fuori e questo ci ha dato la forza di continuare nel nostro intento.

Durante la serata dell’8 Giugno saranno proiettati i cortometraggi sia italiani che stranieri, provenienti da diversi Istituti secondari superiori. Ci sono delle regole da rispettare (come i tempi di durata) e delle tematiche precise da affrontare?

 

Il tema e la tipologia sono liberi. Tra i video che abbiamo ricevuto ci sono documentari, clip musicali e spot pubblicitari. L’unica restrizione è il tempo: non devono, infatti, superare i quindici minuti. Lo spirito dell’iniziativa è quello di riuscire a far esprimere i ragazzi con un linguaggio originale e unico. Ci sono arrivati cortometraggi completamente diversi tra loro e provenienti da più parti del mondo, ma hanno tutti hanno lo stesso comun denominatore: sono opere che destano forte interesse e curiosità.

Come hanno accolto l’iniziativa la Preside e i Professori? Vi potreste definire controcorrente dato che un Liceo Scientifico, notoriamente vicino a studi più tecnici che umanistici, si è impegnato in un progetto così creativo?

 

Il nostro Liceo organizza da sempre tantissime attività extracurricolari: dall’informatica al teatro. Proprio per questo non ci siamo meravigliati nel sapere che l’iniziativa ha colpito sia il Dirigente scolastico che il corpo docente. La loro attenzione nei nostri confronti si è manifestata anche in questa iniziativa. Ci hanno offerto un continuo supporto e ci hanno sempre incoraggiati. É sicuramente a loro che va il nostro ringraziamento più grande.

Cosa rappresenta per voi ragazzi il cinema? C’è un film che vi ha particolarmente colpito e che ha influenzato la vostra formazione? 

Molti di noi vorrebbero lavorare nel mondo del cinema in futuro. Siamo consapevoli del fatto che quello italiano non sta attraversando un bel periodo ma, nonostante le difficoltà, dobbiamo riconoscere che ha una storia importante e una tradizione culturale riconosciuta in tutto il mondo. Ne siamo orgogliosi.

Sono tanti i film che hanno influenzato la nostra crescita e, in alcuni casi, hanno proprio cambiato la nostra vita. “L’impatto più significativo che ho avuto con il cinema – racconta un commosso Lorenzo – è stato quello di vedere un gruppo di ragazzi di Singapore (incontrati a scuola in occasione di uno scambio culturale) mettersi a piangere dopo aver assistito alla scena di “Roma Città Aperta” (quella in cui muore Anna Magnani). Infatti, è proprio questo il film, insieme a “Vincitori e Vinti” aggiunge Lorenzo – che posso annoverare tra i miei preferiti. Per una romantica Liliana invece sono: “Il Pianista” e “Il ritratto di Dorian Gray”. Per la sognatrice Veronika: “Via col vento”. Per un “fantascientifico” Edoardo: “Matrix”. E “Little Miss Sunshine” per l’introspettiva Arianna.

Si può avere qualche anticipazione, qualche aneddoto sul cortometraggio che presenterete voi? 

Purtroppo, anche se avessimo voluto, non abbiamo avuto il tempo di girare un nostro corto. L’organizzazione ci ha impegnato moltissimo ma al contempo ci ha dato grandi soddisfazioni. All’inizio della rassegna sarà comunque proiettata una piccola introduzione cinematografica fatta da noi.

Come e da chi è stata accolta la vostra iniziativa al di fuori della scuola?

Abbiamo fatto una grande campagna pubblicitaria e abbiamo riscontrato un enorme successo. Molte scuole ci hanno invitato a parlare con i loro studenti per spiegare la nostra iniziativa e, dunque, per riuscire a coinvolgerli.  Abbiamo notato un grande interesse anche al di fuori dell’ambito scolastico. “L’Accademia del Lusso”, oltre a metterci in contatto con i suoi numerosi esperti, ha messo a disposizione un corso gratuito a scelta. La “Casa del Cinema” proietterà nella sua arena estiva i corti vincitori e “Cinecittà si Mostra” ha offerto a tutti i partecipanti una visita guidata presso gli studios.  

Il prossimo 8 Giugno non ci resta allora che abbassare le luci, metterci comodi in sala, sgranocchiare pop corn e… aprire gli occhi della fantasia.

 

 

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