“Rompicapo a New York”. Divertente, ridondante. Recensione. Trailer

 

ROMA – Il regista francese Cédric Klapisch con “Rompicapo a New York” riporta sul grande schermo la vita di Xavier, a dodici anni di distanza dall’ “Appartamento Spagnolo”, in cui poco più che ventenne si trasferiva a Barcellona per il progetto Erasmus e dopo “Bambole Russe”, che lo vedeva trentenne e innamorato.

Ormai 40enne, due figli e una separazione alle spalle, Xavier è pronto a rimettersi in gioco e trasferirsi di nuovo. Sceglie New York, non proprio spontaneamente, ma per seguire l’ex moglie Wendy, in procinto di sposarsi con un ricco americano. Un’occasione di crescita per il protagonista, alla ricerca di nuove esperienze per scrivere un romanzo più maturo e diventare un buon padre, affrontando i nodi irrisolti della sua infanzia. Un vero “rompicapo” per Xavier- che come afferma nel film – “non riesce ad andare dal punto A al punto B come tutti”, senza complicarsi le cose. A rendergli la vita ancor più colorita e caotica gli amici di sempre: Isabelle, la sua migliore amica lesbica, ormai neomamma sposata e la sua prima fidanzata Martine, divenuta una business woman di successo della green-economy.

Una commedia gradevole e divertente, se non fosse per alcuni elementi ridondanti. Troppi temi d’attualità mischiati in unico film, appesantendo così la trama e perdendo di vista il fulcro della storia: raccontare l’evoluzione di Xavier, da Peter Pan a padre maturo e scrittore autorevole. Un happy-end, in perfetto stile newyorkese, strizzando l’occhio al pubblico con un meta-finale alla Woody Allen, privo però del carisma del regista della Grande Mela. Comiche le epifanie dei filosofi, che appaiono in carne e ossa nella vita di Xavier, per consolarlo nei momenti bui, con citazioni in piena regola, per poi scomparire come fantasmi. Un siparietto comico ma fuori contesto.

Eccezionale il cast, che rende la commedia piacevole, anche nei momenti meno riusciti. Bravissimo è il francese Romain Duris, che conferisce a Xavier un mix di romanticismo e determinazione. Belle e brave: Audrey Tautou che interpreta Martine e la britannica Kelly Reilly, nei panni dell’ex moglie Wendy. La migliore, a mio avviso, è Cecile De France, che con la sua grinta e sex appeal interpreta alla perfezione Isabelle, migliore amica e alter- ego femminile di Xavier. “Rompicapo a New York” è il terzo atto della saga avviata nel 2002 con l’“Appartamento Spagnolo”, sotto gli auspici del programma Erasmus e dell’euro-ottimismo e che potrebbe chiudersi definitivamente a New York, metropoli cosmopolita rivolta a Oriente, con uno sguardo privilegiato sulla Cina e il suo rapido progresso. “Avrei voluto girare il film in Cina – racconta il regista – ma ottenere i permessi sarebbe stato impossibile. Ho ripiegato su New York, per il melting-pot che la caratterizza, ancora unico al mondo. Non so ancora se girerò un altro atto della saga, dipenderà anche dall’Europa, se ci sarà ancora un’evoluzione da raccontare e in cui credere. Si vedrà tra dieci anni”.

“Rompicapo a New York” (Casse-tête Chinois)di Cédric Klapisch (118’)

Dal 12 giugno nelle sale

Con Xavier (Romain Duris)

Martine (Audrey Tautou)

Isabelle (Cecile de France)

Wendy  (Kelly Reilly)

Ju    (Sandrine Holt)

Mia (Margaux Mansart)

Tom (Pablo Mugnier-Jacob)

Isabelle de Groote (Flore Bonaventura)

Xavier padre (Benoit Jacquot)

TRAILER

 

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