ROMA – La follia, questo è il tema che il regista, Pierre Salvadori, vuole, e riesce, a sviluppare nel suo film. Cosa si cela dietro all’ apparente calma di un condominio? Quali sono le paranoie, le paure e le inquietudini dei diversi inquilini di uno stabile?
Lo spettatore viene guidato, attraverso la figura del portiere, alla scoperta di questo microcosmo. Antoine è un ex musicista, in piena crisi. Ha superato i quarant’anni e si ritrova a scappare dalla sua vita. Dopo giorni di vagabondaggio, trova lavoro come portiere in uno stabile della Parigi est. Di fronte a lui si apre un mondo. Il suo ruolo non è solo quello di pulire le scale e smistare la posta, egli diventa un punto cardine della vita dei diversi abitanti di quel piccolo mondo. Tutti hanno bisogno di qualcosa, ed Antoine, taciturno e spesso impacciato, è lì, pronto ad aiutare, come può, chiunque ne abbia bisogno. E’ un uomo sensibile, comprensivo, altruista. Le sue doti non passano inosservate a Mathilde, proprietaria dell’ appartamento al quinto piano. Ella sa di poter contare su Antoine, nel momento in cui scopre che egli è l’ unico a vedere in una sua paranoia – vale a dire una crepa in salotto – una preoccupazione tangibile.
Mentre Serge, il marito di Mathilde, minimizza e fa coprire la crepa, Antoine le dà suggerimenti per indagare sull’ origine di quella ferita, che non ha solamente scalfito l’ intonaco della sua casa, ma la sua stessa psiche. Quello che Serge non comprende è che la crepa, per quanto ai suoi occhi possa sembrare insignificante, per Mathilde è un campanello d’ allarme: e se il loro palazzo fosse pericolante e crollasse? Antoine è il pilastro, Mathilde il palazzo che sta crollando. Il sodalizio tra i due appare perfetto. Nella follia, a volte, si trovano cose concrete, come un’ amicizia fatta anche di silenzi, imbarazzi e incomprensioni.
La delicatezza di questo film, la sua comicità, è propria del cinema francese, mai teso alla risata strappata con forza, ma alla semplicità di ciò che tutti osserviamo nella vita reale, troppo spesso, purtroppo, senza vederla veramente. Pierre Salvadori crea un ritratto realistico di un condominio, un pò pazzo, ma attinente con la follia moderna, dove tutti tentiamo di delegare i nostri problemi, pur di non doverli affrontare in prima persona. Chaterine Deneuve (Mathilde) è ambivalente, perfetta, incredibilmente bella in un autunno dai colori chiari. Gustave Kervern (Antoine) spiazza con la sua espressione dolce, il suo modo goffo di porsi ed il suo essere, involontariamente, un moderno angelo custode.
In uscita nelle sale dal 16 Ottobre.
Durata 94′
CAST ARTISTICO:
Mathilde: Chaterine Deneuve
Antoine: Gustave Kervern
Serge: Fèodor Atkine
Stèphane: Pio Marmai
Colette: Michéle Moretti
M. Maillard: Nicolas Bouchaud
Lev: Oleg Kupchik
M.Bigo: Bruno Netter
CAST TECNICO:
Sceneggiatura: Pierre Salvadori e David Colombo-Léotard
Produttore: Philippe Martin
Scenografie: Michel Bathélémy
Scenografie: Virginie Montel
Montaggio: Isabelle Devinck
Casting: Alain Charbit
Musiche originali: Stephin Merritt et Grégoire Hetzel
Una produzione: Les Films Pelléas
In coproduzione con: France 2 cinéma, Delta Cinéma, Tovo Films
Con la partecipazione di CANAL+, Ciné+, France Tèlèvisions
Con il sostegno del Programma dell’ Unione Europea
Piccole crepe, grossi guai – Trailer