Sils Maria. Donna matura, s’innamora d’ una giovane. Recensione. Trailer

ROMA – Maria Enders è un’ attrice affermata, all’ apice della carriera, che si trova in un momento personalmente difficile: sta affrontando un divorzio e il regista, che vent’ anni prima l’ aveva proiettata nel mondo dello spettacolo, è venuto a mancare improvvisamente. Lei vede sgretolarsi tutte le sue certezze, il suo mondo è cambiato, come lei stessa.

Maria viene messa di fronte al passare del tempo, quando un regista teatrale le offre di lavorare in un revival della commedia che la rese famosa. Lei non sarà più la giovane ed affascinante Sigrid, dovrà diventare Helena, donna matura che si innamora di una ragazza e da questa viene spinta al suicidio: la passione finisce e la realtà torna prepotentemente a fare da padrona.

La protagonista si ritrova, dunque, a vivere un profondo conflitto interiore: passato e presente si intrecciano, confondendola. Ella non è più Sigrid, ma non è ancora pronta per essere Helena. A supportare Maria c’è la sua assistente, Valentine, l’ ancora nel presente della donna, il suo factotum, la sua Sigrid. Maria è fortemente attratta dall’ ambivalenza di Valentine, fragile ed innocente, ma allo stesso tempo capace di tenerle testa e di convincerla, tanto da saper tirare fuori l’ Helena dormiente in Maria. Quindi, mentre la protagonista vive la trasformazione di sè e del suo ruolo, si affaccia nella sua esistenza una nuova attrice,  Jo-Ann, osannata dal pubblico di Hollywood, e dalla stessa Valentine, figlia di una generazione virtuale e assetata di gossip.Tanto più Maria difende la sua privacy, aiutata da Valentine che la protegge, tanto più Jo- Ann deve la sua fama ai paparazzi che la perseguitano, mettendo in rete tutta la sua scandalosa vita privata di bimba prodigio. Lo scontro tra le due generazioni è inevitabile.

Per trovare la pace interiore necessaria a calarsi nel ruolo di Helena, Maria si ripara, assieme alla sua fidata Valentine, a Sils Maria, un remoto paese delle Alpi. Lì, tra paesaggi immutati ed immutabili, troverà la forza di ammettere l’ inesorabile scorrere del tempo. Sils Maria fu lo sfondo di un’ altra ricerca, di diverso spessore. Lì, vicino ad una formazione rocciosa, Friedrich Nietzsche trovò il senso di uno dei capisaldi della sua filosofia, l’ Eterno ritorno. Anche Juliette Binoche (Maria) sembra far parte di questo sistema di “infinite volte”, visto che fu la Tereza, nel 1988, de “L’ insostenibile leggerezza dell’ essere”, film di Philip Kaufman, tratto dall’ omonimo romanzo di Milan Kundera. Ed è forse allo scrittore e drammaturgo ceco che si ispira il regista del film, Olivier Assayas, cercando di ricostruire, tra Maria e Valentine, lo stesso rapporto autodistruttivo che Kundera aveva creato tra Tomas e Tereza. Purtroppo, Assayas fallisce nel confrontarsi con due mostri sacri, quali Nietzsche e Kundera.

Il film risulta lento, in maniera esasperante. Lo spettatore è in balia degli umori dei personaggi, dei loro sentimenti congelati e sospesi in un luogo senza tempo, senza mai riuscire a trovare empatia, nonostante la fantastica interpretazione di Juliette Binoche, che da sola regge le redini della situazione.

“La crudeltà è affascinante, soffrire fa schifo.” Sils Maria, Valentine”                                                                                 

 

Nelle sale dal 6 Novembre 2014

Durata: 124′

 

CAST ARTISTICO:

 

Juliette Binoche: Maria Enders
Kristen Stewart: Valentine
Chloe Grace Moretz: Jo-Ann Ellis
Lars Eidinger: Klaus Diesterweg
Johnny Flynn: Christopher Giles
Angela Winkler: Rosa Melchior
Hanns Zischler: Henryk Wald
Aljoscha Stadelmann: Urs Kohler.

CAST TECNICO:

 

Scritto e diretto da : Olivier Assayas
Prodotto da: Charles Gillibert
Co-prodotto da : Karl Baumgartner- Thanassis Karathanos- Jean- Louis Porchet- Gérard Ruey
Assistente alla regia: Dominique Delany 

Sils Maria – Trailer


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