Teatro Parioli. “Come vi piace “. Delizioso connubio Shakespeare-Sparagna. Recensione

ROMA – “As you like it” in scena al Teatro Parioli di Roma è un riuscito connubio di musica popolare e commedia shakespeariana, per la regia di Maurizio Panici e Ambrogio Sparagna.

Un esperimento coinvolgente, che dona maggiore ritmo e levità all’opera del Bardo. Le musiche originali di Ambrogio Sparagna, sono eseguite “live” da un gruppo di quattro musicisti della sua Orchestra giovanile di Musica Popolare. Tra gli strumenti in uso: la fisarmonica, il flauti, i tamburelli e la chitarra elettrica. Una composizione melodica che dà origine a un’atmosfera calda e folkloristica, che riproduce i suoni tradizionali della taranta. 

L’adattamento di Maurizio Panici è il più possibile fedele all’originale di William Shakespeare, con la scelta di attualizzare il linguaggio, ove possibile. Nella pièce s’intrecciano più storie e situazioni; da un lato, la figlia del Duca esiliato Rosalinda e sua cugina Celia, figlia invece del Duca usurpatore, che scappano nella foresta di Arden, per sfuggire all’ira del nobile, sospettoso della nipote. In fuga dalla città, anche, Orlando, figlio minore del defunto Sir Rolando De Bois, responsabile, pure lui, di essersi procurato l’antipatia del Duca Federigo, per aver sconfitto il suo lottatore Charles, in un’esibizione pubblica. L’invidia del potente spingerà i tre giovani a trovare rifugio nella foresta, seppur separatamente. Rosalinda si travestirà da uomo e si presenterà col nome di Ganimede ai pastori, che le venderanno un alloggio, mentre sua cugina Celia si farà passare per sua sorella Aliena. Insieme alle giovani, viaggerà Petraccia, il buffone di corte, che le accompagnerà nel viaggio, allietandole con la sua tagliente ironia. Orlando perdutamente innamorato di Rosalinda, si confiderà nella foresta con Ganimede, che gli prometterà di far sì che il giorno seguente possa sposare la giovane. Il ragazzo acconsentì, ignaro della sua vera identità.  

Nella foresta di Arden, intanto, vive in esilio anche il Duca usurpato, padre di Rosalinda, che si consola con la compagnia del suo fido amico Jacques “il malinconico” e del suo paggio musicista Amiens. Tale sarà la sorpresa quando potrà riabbracciare sua figlia, svestitasi dai panni di Ganimede, per sposare il suo Orlando. Insieme a queste nozze saranno celebrate anche quelle del pastore Silvio e della sdegnosa Febe, precedentemente innamorata di Ganimede. A suggellare le nozze, la notizia dell’abdicazione del Duca Federigo in favore di suo fratello, persuaso da un prete ad abbracciare la vita religiosa.  Così Rosalinda, suo padre Il Duca e il suo sposo potranno tornare a corte. Tutti tranne Jacques, che ai fasti e alla brama del potere preferisce la quiete della foresta. Ed è proprio Jacques a incarnare il punto di vista del Bardo, quando pronuncerà la sentenza, rimasta celebre: “La vita è un palcoscenico”, nel noto soliloquio sulla caducità della vita umana. 

Davvero bravo ed espressivo Alessandro Federico che interpreta il “matto”, Petraccia, con sinuosità nel ballo e umorismo innati e una figura che ricorda molto il cantante Rino Gaetano. Non da meno Annamaria Troisi, che conferisce alla protagonista Rosalinda, un sapiente di mix di dolcezza e determinazione. Egregia la performance di Sergio Basile nel ruolo di Jacques: il saggio che preferisce rinunciare al potere in nome della tranquillità, un alter ego di William Shakespeare nella commedia. Convincente e professionale il regista Maurizio Panici che recita nel ruolo del Duca esiliato, con magnificenza e saggezza.  Brilla meno la stella di Mauro Santopietro nelle vesti di Orlando, il figlio minore di Sir Rolando De Bois, meno a suo agio in questo ruolo, rispetto alla sua performance in “Molto rumore per nulla”, al Globe Theatre, dove era il bisbetico Benedetto. In generale, un cast superiore alla media, in virtù di una preparazione artistica a tutto tondo, che spazia dalla danza, al bel canto. Degna di nota è la scenografia ispirata al Giappone e i costumi, originali e ben confezionati, in armonia con l’ambientazione orientale. Memorabile anche l’accompagnamento musicale: uno spettacolo da non perdere, che riempie la sala di allegria e danza “come vi piace”. 

Come vi piace (As you like it), dal 15 al 25 gennaio al Teatro Parioli Peppino De Filippo

di William Shakespeare, per la regia di Maurizio Panici

traduzione e adattamento Maurizio Panici e Alice Spisa

musiche originali Ambrogio Sparagna

regia Maurizio Panici

Cast: Camilla Alisetta, Anna Charlotte Barbera, Sergio Basile, Alessandro Federico, Massimiliano Franciosa, Massimiliano Iacolucco, Maurizio Panici, Rocco Piciulo, Daniele Pilli, Alessio Renzetti, Rocco Rizzo, Mauro Santopietro/Leonardo Lidi, Annamaria Troisi.

I musicisti: fisarmonica Sandro Paradisi, chitarre Giuseppe Copia, flauti e tamburelli Fabio Soriano, tamburelli Alessia Salvucci

Scene Tiziano Fario, progetto visivo Andrea Giansanti

Costumi Marta Genevose, Valentina Zucchet

Luci Roberto Rocca

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