Cannes 68. Lezioni di vita con Irrational Man di Woody Allen e An di Naomi Kavase

CANNES (corrispondente) – Oggi è il giorno di Woody Allen con il suo Irrational Man, storia di un professore di filosofia, che ha scritto articoli e libri, Abe Lucas interpretato da Joacquin Phoenix,  colto da una depressione e da un vuoto esistenziale che lo porta all’alcolismo.

Trasferitosi  in una piccola cittadina americana, Rhode Island, città di nascita del regista, al Braylin College  l’affascinante  professore, Lucas conoscerà due donne,  una collega, Parker Posey che sogna di fuggire con lui in Europa e cambiare la sua vita e una giovane studentessa Jill, interpretata da Emma Stone , che si innamorerà di Lucas. Un intrigante intreccio sentimentale ricco  di charme e tensione. Ma non saranno gli intrighi sentimentali a fargli tornare la voglia di scrivere e colmare i suoi vuoti sentimentali ma  un’idea ossessiva e liberatoria  di portare giustizia, che gli   l’intento di uccidere un giudice, dopo aver  ascoltato il disperato lamento di una donna che si vedrà portare via i suoi due figli da un giudice solo perchè  l’avvocato del marito lo corrompe. Un delitto che  a suo parere darà un senso alla sua vita. Il film è un autocritica degli intellettuali radical impegnati troppo estremisti.

Woody Allen  è tornato a Cannes dopo quattro anni dal suo Midniight in Paris, alla conferenza stampa ha affermato” Il film contiene molti temi: morale, moralità, gli esseri umani, le loro debolezze,l’incontro tra un uomo e una donna  e poi quanto sia importante dare un senso alla propria esistenza, credere in qualche cosa per vivere” Qualche volta quello in cui crediamo è totalmente irrazionale” ha aggiunto Allen ” come nel caso del personaggio di Joaquin Phoenix è più pericoloso , ma non è certo più folle della religione ebraica che dice che Mosè ha separato le acque o quella cristiana che sostiene che Gesù abbia camminato sul mare. E alla fine hanno fatto più danni le religioni, che hanno causato sofferenze a molte persone piuttosto che il personaggio di Joaaquin che si è concentrato su uno solo. Le religioni hanno massacrato milioni di personein questi anni”.

 “Amo molto il Festival di Cannes l’atmosfera è molto eccitante” ha detto il regista  ” fare film è una fantastica distrazione, ti immergi nella storia, sei circondato da meravigliose attrici  pensi che quello è il tuo mondo”. ” Mi chiedono com’è la mia vita reale, ma non sanno quanto può  essere noiosa,come quella di tutti. Non c’è altro da fare devi distrarti, c’è troppa realtà e fare film ti tiene occupato, altrimenti pensi alla morte o a finire in un ospizio”.

Alla ricerca della vera essenza dell’esistenza e della cura di ferite aperte dell’anima, il Film che ha aperto  ieri la sezione Un certain Regard il Film An : sweet red bean pastedella regista giapponese Naomi Kasave, che ha strappato venti minuti di applausi. La regista nipponica,  a Cannes  aveva vinto il Grand Prix della Giuria con il Film  The Mourning Forest.Il film è tratto dal libro di Durian Sukegawa, ci fa entrare in sintonia con un mondo che scorre a  ritmi lenti riassaporando  il senso profondo delle cose attraverso la natura  e il legame vero tra  le persone, la gioia che ci dà la connessione con gli altri. Una poesia di paesaggi e un invito ad ascoltare i messaggi che arrivano dalla natura come  l’affascinante brusio  delle foglie di un albero mosse dal vento . “Gli alberi di ciliegia non possono pronunciare una parola  ha detto la regista ” ma ci accettano e ci riconoscono per ciò che siamo”, La natura ha nel film un ruolo importante è la storia dell’ incontro di due anime che  soffrono, la storia di Sentaro un panettiere che produce dorayaki , i noti dolcetti giapponesi con la crema rossa di fagioli che si chiama an,. Un giorno arriva da lui un’anziana signora che ha una ricetta segreta che farà fiorire l’attività. Sentaro e Tokue apriranno i loro cuori , le loro sofferenze, la donna è stata affetta da lebbra ed era stata emarginata, Sentaro per un litigio furioso in un locale, aveva dovuto affrontare il carcere. Le due anime  si uniscono per superare gli ostacoli della vita.   Il suo film è una lezione di vita che  ci riporta alle parole che hanno inaugurato il Festival:” Cinema ha una missione creare eroi capaci di guidare gli uomini ed è anche una forma di preghiera agli uomini di diventare migliori” .

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