Cannes 68. La ferocia della nostra società nel film Dheepan

Il regista francese Jacques Audiard  vincitore della Palma d’oro 

CANNES (corrispondente) –  C’erano tanti buoni film in questa sessantottesima edizione del Festival del Cinema di Cannes, ma non c’ era nessun capolavoro. E la giuria presieduta dai fratelli Coen ha deciso di dare il premio a  Dheepan di  Jacques Audiard, un film drammatico e  potente che  racconta la storia di un guerigliero, un tigre nello  Sri Lanka,  che finisce nell’inferno delle banlieu di Parigi e  vedrà  riaprirsi  le ferite  della guerra  civile,  costretto a una nuova crudele guerra di bande di spacciatori. Il  film ci pone di fronte a  due  forme di guerre diverse,  ma egualmente pericolose. Una storia di violenza che crea  violenza,  poveri, che si fanno la guerra fra di loro. Il suo film continua il ritratto di quegli emarginati spinti ai limiti della società e della legalità  ” una storia molto dura, ma ho volto dare speranza nel finale del film” ha detto il regista, emozionato  durante la conferenza stampa. Palma d’oro alla carriera a Agnès  Verda, regista sceneggiatrice francese. ” Sono molto stupita perchè sono donna, sono francese e i miei film non hanno mai fatto guadagnare soldi a nessuno”.

 Il momento più toccante della cerimonia ce lo ha donato  Vincent  Lindon incitore del premio come miglior attore protagonista nel’attualissimo l film  la Loi du marché” Dedico il mio film a tuttie quelle persone che hanno un’occupazione e che non sono considerati all’altezza di ciò  che meritano, i cittadini che sono  emarginati  e a mia madre e mio padre che non ci sono più.” Premio per la miglior interpretazione femminile  all’ attrice Emanuelle Bércot,  protagonista di Mon Roi ha  dedicato invece  il suo premio alla regista MaiWen, per la sua capacità di fare un cinema libero e indipendente ” ha scelto e creduto in me un attrice alla prima esperienza  con i miei 46 anni.” Se la Francia ha ottenuto tanti riconoscimenti l’Italia è tornata a casa a mani vuote I tre film in concorso Il racconto dei racconti di Matteo Garrone e  Mia Madre di Nanni Moretti e la Giovinezza di Paolo Sorrentino  ” Non avevamo premi per tutti” hanno detto  Etnan e Joen Coen, e non guardiamo l’origine dei film ha risposto a chi in conferenza stampa ha voluto sottolineare che erano tre i film italiani in concorso.  ” Una cosa è certa se ci fosse stato un premio per un’attrice non protagonista sarebbe andato a Giulia Lazzarini  bravissima nell’interpretazione della madre.  Mia madre si deve accontetare del Premio della giuria ecumenica assegnato a Nanni Moretti. 

Il Grand Prix é stato assegnato a Laszlo Nemes  per il suo film toccante il figlio di Saul vince il Grand Prix speciale della giuria” E’ importante che le nuove generazioni non dimentichino gli orrori dei nazisti e non si perda la memoria storica”.Intanto il regista unghersese sta già lavorando a un nuovo progetto che sarà pronto tra un anno e mezzo.

Al miglior regista cinese Hou Hsiao Xsien il premio della regia  per  the Assassin, un film che incanta dieci anni di lavoro per realizzarlo.

Il Premio della Giuria  è andato The Lobster del regista greco Yorgos Lanthimos  in conferenza stampa ha dichiarato con umiltà ” Sono molto emozionato, per me era già stata  una grande cosa che il mio film fosse stato scelto, per venire a Cannes.”

Il Premio per la miglior sceneggiarura a Michel Franco per Cronic ” Tre anni fa mia nonna ha avuto un attacco che è rimasta paralizzata per metà corpo ha raccontato il regista “. ” E  ho voluto raccontare  la storia della  vera persona che l’accudiva era un infermiera una straniera, che aveva un’empatia  e personale conoscenza del dolore, è entrata nella sua intimità fisica e emotiva  ed è nato tra le due donne un legame di gesti”

Camera d’or a La tierra y la sombra del colombiano Cesar Augusto Acevado.

Quello che resterà nel cuore di questa sessantottesima  edizione del Festival del Cinema di Cannes  l’esclusione dal Palmarès dei tre meritevoli film italiani e il pianto commosso durante la Cerimonia di chiusura Jacques Audiard, Vincent Lindon e Emanuelle Bercot.

PALMA D’ORO — Jacques Audiard, Dheepan 

GRAND PRIX SPECIALE DELLA GIURIA — Laszlo Nemes, Il figlio di Saul

MIGLIOR REGIA — Hou Hsiao-Xsien, The assassin 

MIGLIOR ATTRICE — Mara. Carol e Emmanuel Bercot, Mon Roi, ex aequo 

MIGLIOR SCENEGGIATURA — Michel Franco, Chronic 

PREMIO DELLA GIURIA — Yorgos Lanhimos, The Lobste

MIGLIOR ATTORE — Vincent Lindon, La loi du marchè 

CAMERA D’OR — La tierra y la sombre, Cesar Augusto Acevedo

Condividi sui social

Articoli correlati