Globe theatre. “Re Lear”, con cast di attori eccezionali. Recensione

ROMA – La potenza tragica di Re Lear di Shakespeare è tutta lì, nella prima scena, sintesi della sua essenza drammaturgica: lo scontro tra il potere, l’avidità, la vanità con la sincerità, la purezza e l’amore.

E, com’è consuetudine, saranno i “buoni sentimenti”, incarnati dalla leggiadra Cornelia, la figlia minore a essere sacrificati sull’altare del male e della scaltrezza, per opera delle figlie maggiori Goneril e Regan. La sincerità di Cornelia è considerata un’onta, un colpo alla vanità di “Lear, sovrano e padre vanaglorioso”, che accecato dalla superbia, misura il bene della prole sulla quantità di parole adulatorie. E mentre, alle due avide figlie, dalle grandi capacità affabulatorie va tutto il regno equamente diviso, alla minore, colpevole di mera onestà, solo disprezzo e nulla in eredità.  

Sin dall’inizio è evidente la smisurata presenza scenica del maestro Graziano Piazza, che al Globe Theatre ipnotizza la platea con la sua regale veemenza. Ineguagliabile la sua capacità di alternare con nonchalance stati d’animo diametralmente opposti, espressione della conflittualità interiore di Lear: dall’impetuosità, alla pazzia, fino all’inerzia.  Non da meno, sono, però, i giovani, su cui punta il regista Daniele Salvo. Altrettanto pregevole è Marcella Favilla, scuola del “Piccolo”, nei panni della primogenita Goneril, figlia degenere e moglie dispotica, che tiranneggia il marito il Duca di Albany e il vecchio padre Lear, senza remore né rispetto. Un ruolo che calza alla perfezione alla giunonica Marcella, che con un tono possente e altisonante, impressiona il pubblico, tra schiaffi, flirt e baci saffici. Bravo è anche Simone Ciampi, alias il duca di Albany, nel fare da contraltare all’impetuosità di Goneril, con la pacatezza e la nobiltà d’animo di un vero cavaliere. 

Una sotto-trama s’ intreccia con la principale, quella di Re Lear, la storia di Edmund, figlio illegittimo di Gloucester, che mosso da avidità e senso di rivalsa, incastrerà sia il padre che il fratello legittimo Edgar: bramoso di potere, ne sarà a sua volta vittima. L’abilità drammaturgica di Shakespeare si manifesta proprio nel riuscire a sviluppare più storie e farle convergere in una sola, con levità e sagacia, senza alterare il messaggio sotteso: gli effetti del potere, croce e delizia degli esseri umani. Merito del regista, Daniele Salvo, è di non averne intaccato “la purezza”, seppur attualizzando il linguaggio e vivacizzando la dialettica, con alcuni riferimenti, anche, alla società odierna.  Gloucester, come Lear, è un altro padre incapace di capire i reali sentimenti dei propri figli: lo interpreta Francesco Biscione, altro valido professionista, avvezzo alle tragedie. Degno di nota per l’energia dirompente, anche l’emergente Pasquale di Filippo, nel doppio ruolo del figlio legittimo Edgar e del finto pazzo “Tom il mendicante”: personaggio chiave nel finale, alla resa dei conti, per far emergere la verità.

Un cast di attori eccezionali, coadiuvato da musica live e un pubblico appassionato, che ha sfidato il caldo torrido per assistere a una messinscena senza eguali. Dal primo minuto, si respira a fondo l’atmosfera tragica, si sente il peso dell’ingiustizia, si patisce e si ride, sino al drammatico finale: metafora della cecità umana, avida e miope, in una parabola catartica liberatoria.

“Liberiamoci dall’ossessione del potere e apriamoci ai sentimenti autentici”: questo sembra volerci suggerire il Bardo.

Re Lear, dal 16 luglio al 2 agosto, ore 21.15 al Globe Theatre

regia di Daniele Salvo

Ivan Alovisio

Francesco Biscione

Marco Bonadei

Mimosa Campironi

Simone Ciampi

Clio cipolletta

Elio D’ Alessandro

Pasquale Di Filippo

Marcella Favilla

Alessio Genchi

Francesca Mària

Selene Gandini

Graziano Piazza

Silvia Pietta

Tommaso Ramenghi

Giuliano Scarpinato

Francesco Brunori, Ruggero Cecchi, Nicola De Santis, Giuseppe de Siato, Piero Grant, Rocco Maria Franco, Francesco Silella

edmund

gloucester

il duca di cornovaglia

cordelia

duca di albany

primo cavaliere – un servo

conte di kent

edgar

goneril

re di francia – medico

capitano – cavaliere

fool

king  lear

egan

duca di borgogna  – curan

oswald

figuranti

Condividi sui social

Articoli correlati