Globe theatre. “Otello”, consigliato da Dazebao. Recensione

ROMA – Non è un caso che, nella costruzione di un personaggio forte e insieme facilmente manipolabile, Shakespeare abbia ritratto un individuo sentito, nell’inconscio collettivo dell’epoca e purtroppo anche della nostra, come “inferiore”.

 Otello è nero, particolare sostanziale per indagare la psicologia di un essere umano che, nonostante i successi politici, militari, economici, ottenuti grazie a un carisma che fa fatto innamorare di lui persino una donna più giovane e socialmente ambita, Desdemona, ha profondamente bisogno di conferme esterne per accettarsi. Il “nero” è il tallone di Achille sul quale scivolerà fino a perdersi, la parte oscura che è in ciascuno di noi, l’insicurezza per cui stentiamo a crederci oggetto di amore, la stessa che ci fa spalancare le porte alla paura e prestare orecchio alle voci che ci dipingono indegni e rifiutati. E’ il dramma di chi, per primo, dubita di se e, proprio per questo, diventa distruttivo verso altri: chi si ama per luce riflessa, resta al buio al passaggio di una nuvola. 

Jago è il male che tuttora conosciamo, colui che cova invidia per le qualità del “diverso”, che si sente defraudato, quasi Otello gli avesse strappato una donna promessa, nel momento in cui una giovane bella e onorata, soprattutto di alto ceto, sceglie di sposarlo contro la volontà del padre. La violenza che si consuma tra le mura domestiche, di cui è vittima sacrificale come oggi la figura femminile, è insieme privata e pubblica: del resto grandezza del Bardo è sempre stata la capacità di coniugare i nessi tra difficoltà interiori e quelle create dall’ambiente.

Riassumere la vicenda shakespeariana è superfluo, la conosciamo. Ed è merito degli attori del Globe Theatre, e del suo direttore Gigi Proietti, se un classico del quale molti sanno a memoria la fine, riesca a far vibrare le nostre corde. L’urlo straziante, da leone ferito, di Maurizio Donadoni (Otello), risuona convincente nell’acustica del prezioso scrigno del Globe. Convincente la leggiadria di Maria Chiara Centorami, classe 1990, una giovane capace di passare con disinvoltura dal cinematografico “Universitari, molto più che amici” di Federico Moccia all’impegnativo ruolo di Desdemona. Bravo Jago alias Gianluigi Focacci, perfetto Cassio ovvero Massimo Nicolini. Un intero cast di livello, sapientemente diretto da Marco Carniti. Particolare apprezzamento per la scenografia minimalista e spettacolare, tutta fondata su giochi di luce, griglie, pedane, veli fluttuanti, supportata da una musica che ritma i battiti del cuore di chi guarda. E infine auguriamo lunga permanenza al Globe a Gigi Proietti, un uomo che ha davvero saputo regalarci il meglio della bellezza. Uno spettacolo da non perdere. 

Globe theatre di Roma

Otello

dal 3 al 20 settembre ore 21.00

regia di Marco Carniti
adattamento di Marco Carniti

Interpreti
(in ordine alfabetico)

DOGE GRAZIANO
DESDEMONA
MONTANO – I SENATORE
BIANCA
BRABANZIO
OTHELLO
IAGO
LODOVICO
CASSIO
RODERIGO
EMILIA

SIMONE BOBINI
MARIA CHIARA CENTORAMI
NICOLA CIAFFONI
ANTONELLA CIVALE
NICOLA D’ERAMO
MAURIZIO DONADONI
GIANLUIGI FOGACCI
SEBASTIAN GIMELLI MOROSINI
MASSIMO NICOLINI
GIGI PALLA
CARLOTTA PROIETTI


SCENE

Fabiana Di Marco 

COSTUMI
Maria Filippi

MUSICHE ORIGINALI
David Barittoni

CONSULENTE MUSICALE
Adamo Lorenzetti


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