Teatro della Cometa. Il cambio dei cavalli con Franca Valeri

I personaggi

Una vecchia signora ironica e raffinata; un ricchissimo imprenditore (figlio dell’amante storico, morto da alcuni anni, della vecchia signora); una specie di escort, arrampicatrice sociale. L’imprenditore sfreccia, indolente e infastidito, lungo il suo percorso di finanziere e puttaniere, ma sempre più spesso si concede una sosta, “il cambio dei cavalli”, appunto, da questa sua improbabile e comprensiva matrigna. Con lei intrattiene discorsi bizzarri e laterali, ma che toccano nel profondo la sua debolezza esistenziale. E la ragazza? La ragazza, nonostante tutto, alla fine se lo sposerà.

Franca Valeri

Il cambio dei cavalli è stato nei secoli quello che oggi si chiama (per ora) far benzina. Il viaggio riprende, i cavalli sono freschi, il serbatoio è pieno. Il tema mi affascina metaforicamente dato che, se il teatro ha potuto toccare sublimi vette drammaturgiche, come anche assumersi l’oneroso compito di interprete della causa civile, è certamente, da sempre, il miglior contenitore delle segrete ambiguità dei rapporti umani.

La protagonista di questa commedia ha nella vita di due uomini (uno raccontato, l’altro presente), un ruolo confortante e insieme chiarificatore, che è il senso della vera complicità.

I due uomini sono padre e figlio, il che pone spesso in scena il problema del conflitto generazionale. Ho scritto ancora una volta per Urbano Barberini, confidando nella sua raffinata capacità di interpretare l’inquietudine dell’uomo moderno. A due generazioni bisognava opporre la terza, qui una giovane donna. Anche la sua improntitudine potrebbe mascherare la “stanchezza dei suoi cavalli”. Ma è naturalmente una commedia comica.

Franca Valeri

Oltre a quel mix inconfondibile e irrinunciabile di garbo, ironia, arguzia e levità che ha costruito negli anni il suo inossidabile e personalissimo stile, la nuova commedia di Franca Valeri mi ha affascinato per la grazia e l’originalità con le quali medita sul problema generazionale, sul peso e l’ingombro dei Padri sulla vita e sul futuro dei Figli, specie se figli maschi…

Sembra che Franca Valeri, da sempre dedita a quelle chirurgiche e irresistibili “ispezioni” nell’animo femminile, ne Il cambio dei cavalli, si diverta a scandagliare con la sua penna-bisturi i nodi irrisolti di quello maschile, stigmatizzati dalla paradigmatica domanda amletica “essere o non essere”, declinata, ovviamente, a suo modo.

Un interessante fraseggio rapsodico, originalissime “cesure” e “staccati” conferiscono alla nuova commedia quella particolarissima leggerezza della profondità, tipica dei veramente grandi, che dopo aver tanto osservato e compreso, sanno ben guardarsi e mettersi al riparo dal pericolo di prendersi troppo sul serio… Giuseppe Marini

TEATRO DELLA COMETA

Dal 17 al 27 settembre

Società per Attori

presenta

IL CAMBIO DEI CAVALLI

di

Franca Valeri

con

Franca Valeri      Urbano Barberini

e con

Alice Torriani

regia

Giuseppe Marini

scene Alessandro Chiti    luci Michelangelo Vitullo

Condividi sui social

Articoli correlati