The transporter legacy. Spettacolare, incompiuto. Recensione. Trailer

NIZZA – A sette anni di distanza dall’ultimo capitolo della celebre trilogia The Transporter, Luc Besson si affida a Camille Delamarre, suo  stretto collaboratore che lo scorso anno ha debuttato alla regia col film di commiato a Paul Walker Brick Mansions, per riportare sul grande schermo il mitico Frank Martin.

Un Frank tutto nuovo, interpretato da Ed Skrein (Game of Thrones) al quale Jason Statham passail testimone nel suggestivo scenario della Costa Azzurra. Ben noto alla criminalità locale come il miglior autista/trasportatore, discreto, professionale e disposto a portare a termine qualsiasi lavoro sotto lauto compenso, Frank segue scrupolosamente tre regole imprescindibili: nessun nome, nessuna domanda,  nessun ripensamento. Accompagnato dalla sua fiammeggiante Audi S8, si imbatte nell’affascinate e misteriosa Anna (Loan Chabanol) che lo  assolderà sotto ricatto per rapinare una banca. Mandando in malora lo scrupoloso rispetto per le regole, Frank si ritroverà invischiato in una pericolosa  macchinazione per incastrare Yuri, protettore delle ragazze del Coeur brisé, al quale Anna è stata venduta quando era solo una ragazzina. Preso in ostaggio il padre di Frank, interpretato da un fascinoso e sornione Ray Stevenson, Anna e le sue complici faranno di tutto per manipolarlo e portare a termine la loro vendetta. Tra ricatti e bugie, inseguimenti furibondi e combattimenti mozzafiato,  il trasportatore affronterà sfide estreme per portare in salvo il padre, ex agente sotto copertura dell’MI6. Secondo il suo personale codice deontologico, Frank Martin combatte senza utilizzare armi da fuoco, una scelta ponderata per agevolare ciò che di più pregevole si evince dal film: i combattimenti tra il protagonista e gli scagnozzi di Yuri, messi a punto dal coreografo Figlarz, sono il frutto di una mescolanza di stili e discipline che spaziano dal Krav Maga alla lotta filippina col bastone, fino agli incredibili espedienti tecnologici perpetrati attraverso una app che più user friendly non si può. E se pensavate di aver visto tutto con  la scena del gancio di una gru che stacca la bomba piazzata sotto l’Audi in volo del “vecchio” Frank sbagliavate di grosso, perché The Transporter Legacy riserva scene da pelle d’oca, con corpi gettati da un aereo in corsa e fuori controllo direttamente sul tetto di un auto, o impiccagioni  improvvisate tra contrappesi di carne umana. 

Eppure tutto questo non basta. Le buone intenzioni di rendere umanamente più intenso il personaggio di Frank, single, reduce di guerra, figlio incompreso e uomo il cui sangue caldo scorre e schizza via dalle vene è maldestramente accennato, intravisto a pelo d’acqua, sospeso. Come sospese rimangono le sotto trame intrecciate tra le vite dei comprimari riunitesi in una sorellanza che bada più all’apparenza più che alla sostanza. Un vero peccato perché oltre alla spettacolare fotografia del canadese Christophe Collette, ritagliata nei schizofrenici inseguimenti lungo la Costa Azzurra, rimane un senso di incompiutezza nella scrittura, che si tenta di addensare alla fine, quando il passato accelera e si fa vivo nel presente con imperdonabile ritardo. 

Titolo originale: The Transporter Refueled

Regia: Camille Delamarre

Interpreti: Ed Skrein, Loan Chabanol, Gabriella Wright, Noémie Lenoir, Ray Stevenson, Radivoje Bukvic, Anatole Taubman, Tatiana Pajkovic, Lenn Kudrjawizki, Mikael Buxton, Cedric Chevalme, Robbie Nock

Origine: Cina, Francia 2015

Distribuzione: Medusa

Durata: 96’

Uscita: 24/09/2015

The transporter legacy – trailer

 

Condividi sui social

Articoli correlati