Four lions: l’idiozia del terrorismo. La Recensione

ROMA – Four Lions è un film difficile da inquadrare. Racconta di cinque uomini mussulmani che si improvvisano terroristi islamici e che decidono di progettare un attentato suicida a Londra. Ma niente paura, è tutta una farsa, nel senso letterale della parola.

Il messaggio è chiaro, il terrorismo è una grossa idiozia, e quindi i terroristi non possono che essere degli emeriti idioti, decisi nel loro intento di farsi esplodere le budella per arrivare in paradiso “prima che la testa tocchi il soffitto”, ma completamente incapaci di fare il loro lavoro, perchè sono troppo occupati a sparare c…te sulla corruzione del mondo occidentale, a mangiarsi le SIM dei cellulari per occultarsi alla sorveglienza dei federali (e siamo a Londra!) oppure a incaprettarsi per chiudere una discussione.

Inevitabilmente, anche se nulla ci viene detto sulle ingiustizie e sulle motivazioni che nella realtà alimentano il terrore, finiamo con il simpatizzare con i terroristi, soprattutto con Wai, il capo, che è l’unico che sembra aver buon senso, anche se vive in un mondo dai valori capovolti, come si vede quando racconta le favole al figlio o quando da l’addio alla moglie, in una scena che ricorda tanto una dichiarazione d’amore liceale.

Il mondo mussulmano viene visto in diverse sfaccettature, nessuna delle quali positiva, ma d’altronde lo stesso è per gli indigeni inglesi, rappresentati dal collega di Waj, che non capisce cosa succede nemmeno se se lo vede davanti, e dalle forze dell’ordine, che non spiccano per la loro intelligenza (o per la loro scarsa conoscenza di Star Wars).

Il regista e autore, Chris Morris, proviene dalla satira televisiva, e ha deciso di girare con la telecamera a spalla, oppure simulando le riprese delle videocamere di sicurezza, caratterizzando così il film con un realismo che volutamente cozza con l’irrealtà di ciò che accade (a meno che poi non ci si ricordi che queste cose sono veramente successe). Gli attori sembrano impersonare un gruppo di ragazzotti che sta organizzando un addio al celibato, e quindi sono completamente nella parte. Bravi in particolare Kayvan Novak, nella parte di Waj, e Nigel Lindsay nel ruolo di Barry, il bianco convertito che è più ortodosso e stronzo degli altri.Nel complesso il film funziona, ed è solo il tema che le renderà a molti indigeribile. Si ride, se vi piace lo humor inglese, ma soprattutto si resta basiti di fronte all’insensatezza del  terrorismo.

Cast tecnico
 Regia: Chris Morris
Sceneggiatura: Chris Morris – Jesse Armstrong- Sam Bain
Musiche: Phil Canning .-  Jonathan Whitehead .
Costumi: Charlotte Walter
Effetti speciali. Paul Gorrie  –  Juan Ramón Molina  –  Mark Shelley
Direttore della fotografia: Lol Crawley 
Film Editing: Billy Sneddon

Cast artistico
Kayvan Novak: Waj
Nigel Lindsay: Barry
Riz Ahmed: Omar
Adeel Akhtar: Faisal
Preeya Kalidas: Sofia
Mohammad Aqil: Mahmood
Craig Parkinson: Matt

 

Trailer



Trailer fornito da Filmtrailer.com

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