Teatro Quirino. “Storie di Claudia”. Consigliato. Recensione

ROMA – E’ una Claudia Gerini in gran forma, la mattatrice che, in un’ora e mezza di one women show, impersona ora se stessa, ora le dive più famose, strappando al pubblico, sorrisi, risate, battimani ed esclamazioni di meraviglia quando, in una scena da brivido, si esibisce da trapezista, arrampicata a testa in giù a una fune di tessuto rosso come il red carpet, sul cui fascino ha intrattenuto gli spettatori.

Coadiuvata da musiche molto ben eseguite, canzoni famose che interpreta con garbo, luci suggestive, scenografia bellissima nella sua essenzialità, cangiante e multicolore, Claudia Gerini cantando, ballando e recitando, ha creato uno spettacolo che cattura e vola. Accolto all’affollato Quirino di Roma con fragorosi battimani e grida di “brava”. 

Scritto a quattro mani, tra cui quelle della Gerini stessa, “Storie di Claudia” racconta di una bambina allegra e curiosa, che vive in un palazzo di Roma al cui pianterreno abita la signorina Maria, un’anziana ed eccentrica signora, dall’accento spiccatamente emiliano – romagnolo, che la Gerini, pur interpretando le voci di più personaggi, rende alla perfezione. Maria ama la musica e colleziona ricordi, ritratti e libri di grandi donne di spettacolo che hanno lasciato traccia nella storia. Sarà la signora Maria a farle sentire il fascino delle luci della ribalta, tanto che Claudia a quindici anni confiderà per prima a lei di essersi iscritta a un provino di “Non è la Rai”, famoso varietà con Ambra Angiolini, e di essere stata scritturata. 

Claudia Gerini ci riporta così alla tenerezza di momenti autobiografici, mischiati ad altri a carattere simbolico, rappresentazione della bellezza, della fatuità e del coraggio che ci vuole a calcare il palcoscenico, della fatica di doversi dividere tra l’impegno di madre e quello di attrice.  Ironizza sugli splendori delle passerelle di Cannes e Venezia dove le dive indossano capi firmati solo a prestito, gioielli che appartengono agli sponsor ma, al rientro in albergo, anche il loro sogno si dissolve. Saggiamente: non è tutto oro quello che luccica e apparire è un’illusione. 

Lo spettacolo vibra di un afflato amoroso che la Gerini riesce a trasmettere. Grazie ai disegni di Giuseppe Ragazzini, alle musiche arrangiate da Leonardo De Amicis, alle coreografie di Roberta Mastromichele, e alla regia di Giampiero Solari, Claudia Gerini crea uno spettacolo in cui, interagendo con un balletto di figure animate accompagnate da un’orchestra, fra realtà e disegno, trascina il pubblico in un sogno adattissimo all’atmosfera introduttiva di questo periodo, ma non solo.  Consigliato.

Teatro Quirino di Roma

repliche fino al 17 gennaio

Enfi Teatro

Claudia Gerini
STORIE DI CLAUDIA

di Giampiero Solari   Claudia Gerini

Paola Galassi   Michela Andreozzi

arrangiamento e direzione musicale Leonardo De Amicis

musicista in scena Davide Pistoni

video scene Giuseppe Ragazzini

coreografie Roberta Mastromichele

costumi Nicoletta Ercole

scene Patrizia Bocconi

luci Gigi Saccomandi

con un corpo di ballo composto di sei ballerini e musica dal vivo

regia Giampiero Solari

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