Teatro De’ Servi. Se ti sposo mi rovino. Recensione

ROMA – Al Teatro de’ Servi è in scena in prima nazionale la nuova commedia di Marco Cavallaro “Se ti sposo mi rovino”,  una pièce assai divertente e ricca di ritmo. Immaginate un miliardario scapolo, con “il vizio delle donne”, che è abituato a trattare all’ingrosso, anzi, a decine (ha un’agenda occupata fino al 2026!!!!!… Beato lui!!!!); e figuratevi  che cosa può succedere se lo stesso chiede a tutte di sposarlo! 

E tanto per non mettere limiti alla fantasia, Franco, il ricco e viziato giovanotto, se ne parte disinvoltamente per Londra, ufficialmente per affari… ma in realtà una hostess brasiliana lo attrae fino a Rio, dove si mette a caccia di “ragazze di Ipanema”. Mentre il gaudente riccone si diverte, i guai seri sono per Ugo, il suo maggiordomo-paraninfo, il quale, oltre a rispondere telefonicamente alle varie spasimanti ed ammiratrici, a un certo punto si ritrova con quattro delle “promesse spose” dentro casa; le quali piantano le tende e si insediano in pianta stabile in attesa del rientro di Franco

Il povero Ugo deve farsi in quattro per impedire che le quattro rivali si incontrino – e questa è forse la parte più divertente e farsesca del lavoro – ma alla fine deve arrendersi e le quattro rampanti fanciulle, una volta resesi conto dello scomodo “condominio” in cui si sono venute a trovare, decidono di allearsi; e al ritorno a casa dell’amato bene…. bando alla gelosia e “ménage a cinque” imposto d’autorità!  Il malcapitato Franco, cerca di far fronte alla situazione, ma alla fine sarà spossato dalla superfatica! E pertanto le studierà tutte per uscire indenne dalla situazione paradossale in cui si è cacciato e ovviamente non vi diciamo come va a finire! 

Possiamo solo dare un giudizio estremamente positivo della commedia: Marco Cavallaro si conferma assai bravo e valido nel triplice ruolo di autore, regista e protagonista, vestendo brillantemente i panni del povero maggiordomo Ugo, costretto a sbrogliarsi in un turbinio di bugie e in un divertente gioco di porte che si aprono e si chiudono, da dove compaiono e scompaiono a turno le quattro aspiranti spose; le quali, in realtà, si scoprirà che più che dall’uomo sono attratte dai suoi soldi (ma guarda un po’, che strana casualità: sic transit gloria mundi!).

Con Marco Cavallaro recitano e si divertono in scena le quattro brave fidanzate, che sono  Annachiara Mantovani  (la rampante e intellettuale Camilla), Valentina Tramontana  (la sportivissima Amalia), Ramona Gargano  (nel surreale ruolo della sciampista Melissa) e Olimpia Alvino  (la golosa Luisa), mentre il personaggio di Franco è affidato ad Alberto Barbi, che se la cava egregiamente nel suo curioso ruolo. Nel complesso abbiamo assistito a una commedia assai divertente, ricca di battute anche raffinate e profonde,  che ci sentiamo di consigliare vivamente, per una serata all’insegna della risata. Ovviamente, dando per acquisito il fatto che si tratta di una storia fortemente paradossale ed irreale (ma mica tanto, poi!). Una commedia che si fa apprezzare anche per la bella scenografia firmata da Amodio e i costumi di Marco Maria della Vecchia

 

Teatro de’ Servi

Roma – Via del Mortaro 22 (ang. Via del Tritone)

Info: 06.6795130 

www.teatroservi.it  

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