La Comune. Il delicato confine della sfera intima. Recensione

ROMA – Quando entri in una Comune ti devi mettere a nudo. Non significa necessariamente togliersi i vestiti, bensì spogliarsi del proprio privato. “Mio” e “tuo”, “pubblico” e “riservato”, non esistono più. Ma siamo davvero disposti a condividere tutto? Qual è il nostro punto di rottura? 

Queste sono le domande che suscita La Comune di Thomas Vinterberg, con Ulrich Thomsen, Fares Fares e Trine Dyrholm che per la sua interpretazione ha vinto l’ Orso d’Argento come migliore attrice alla 66a edizione della Berlinale.

Il regista del Sospetto e di Via dalla pazza folla, con questo film torna in Danimarca, e per di più lo fa attingendo ad una storia personale. Anche lui, come i protagonisti di Kollektivet, questo il titolo originale, ha vissuto in una comune, ovvero una casa condivisa da più famiglie o persone.

Anni ’70. Anna (Tryne Dyrholm), nota giornalista televisiva di un’emittente di Copenaghen, per sfuggire alla noia del matrimonio propone a suo marito Erik (Ulrich Thomsen) di trasformare l’enorme villa che hanno ereditato in una Comune. Lui all’inizio è scettico, lei è entusiasta dell’arrivo di Steffen, Allon, Ole, Mona e Ditte, che portano nella loro quotidianità  fiumi di birra, bagni nudi e grandi tavolate ma anche nuovi equilibri. La stravagante comitiva si da regole ben precise, ognuno tacitamente assume un ruolo. Amicizia, amore e condivisione sotto uno stesso tetto sembrano funzionare fino a quando l’ingresso in casa di un’altra componente, la nuova fidanzata di Erik. 

La pellicola riesce a generare empatia nei confronti dei personaggi. La Comune è un film corale, ma il perno su cui ruota è Anna. È lei che ha voluto la Comune e sarà lei ad esserne vittima. È grazie al suo personaggio, che capiamo che ci sono persone che non possiamo e non vogliamo condividere; che ci sono momenti di dolore che il gruppo riesce ad alleviare ed altri in cui rende solo le cose più penose, che si può stare bene con le persone solo se si sta bene con se stessi. Quando il suo altruismo e la sua generosità sfacciate, che hanno dato avvio alla storia, si trasformeranno in egoismo esasperato, daranno la prova che La Comune è e rimane un’utopia.

Bilanciando commedia e drammaticità, Vinterberg ci fa riflettere sulla bellezza ma anche sui limiti di alcune utopie. Lo fa sapendo come e quando far emergere le pulsioni più profonde e difficilmente controllabili da parte dei singoli anche quando una sorta di conformismo di gruppo spingerebbe ad occultare le situazioni più spinose. Il regista con Kollektivet, torna sull’idea dei legami che traballano che si trovava già in Festen e interpreta la cultura e la tradizione scandinava mischiando uno humour e un senso del dramma del tutto particolari, ma sempre incisivi.

TITOLO ORIGINALE: Kollektivet

DATA USCITA: 31 marzo 2016

GENERE: Drammatico

ANNO: 2015

REGIA: Thomas Vinterberg

ATTORI: Ulrich Thomsen, Trine Dyrholm, Fares Fares, Lars Ranthe

SCENEGGIATURA: Thomas Vinterberg, Tobias Lindholm

PRODUZIONE: Zentropa Entertainments, Danmarks Radio (DR), Det Danske Filminstitut

DISTRIBUZIONE: BIM

PAESE: Danimarca

La Comune – Trailer

 

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