Globe Theatre. Proietti attore per Shakespeare, speciale giustizia

ROMA – Una stagione definita “speciale”, quella presentata in Campidoglio dal direttore artistico del Globe Theatre Gigi Proietti, dal presidente della Fondazione Silvano Toti, Pierluigi Toti e dal commissario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca.

Il Globe Theatre, bellissimo e unico teatro elisabettiano d’Italia – vale la pena visitarlo quale opera d’arte  immersa nel polmone verde di Roma –   avrà un programma che contempla un’ambientazione italiana e  come tema portante la giustizia e l’esercizio della legge: riflessione utile e  certamente viva nei giorni che stiamo attraversando. Attraverso la lente di ingrandimento fornita dal Bardo, sarà utilissima questa chiave di lettura chiarificatrice del nostro momento storico.Anche nel 2016 al Globe Theatre sarà attivo il Globar, punto di ristoro e relax durante gli spettacoli. Nel 2015 data la calura sahariana e l’assenza di vento, è apparso allo spettatore quale miraggio in un’oasi verde.

La stagione 2016 parte il 23 giugno con Mariano Rigillo in LEAR. La storia (fino al 3 luglio ore 21.15) con l’adattamento e la regia di Giuseppe Dipasquale (traduzione di Masolino d’Amico). Il grande attore napoletano approda al ruolo shakespeariano con l’autorevolezza acquisita in oltre sessant’anni di straordinaria carriera. Dipasquale porta sul palco di Villa Borghese la più apocalittica delle tragedie del Bardo che declina l’inganno insieme all’ingratitudine, la follia insieme alla malattia, la corruzione insieme alla superbia e al delirio del “Re sacro”. Una tragedia in cui il bene fa fatica ad affermarsi per mezzo della ragione o del disvelamento dei personaggi negativi.

In occasione delle celebrazioni per il quarto centenario shakespeariano, il pubblico del Silvano Toti Globe Theatre potrà finalmente assistere ad un evento attesissimo: per la prima volta Gigi Proietti sale sul palco di Villa Borghese in veste di attoree presenta un omaggio a Shakespeare con brani da Edmund Kean di Raymund FitzSimons, curando anche l’adattamento e la regia dello spettacolo.  Il copione è un’occasione per entrare nel segreto del camerino in cui monologhi, battute, idee prendono e si formano, in un processo creativo da laboratorio che smonta e scruta – come un bambino farebbe con un giocatolo – le creature shakespeariane. Dall’8 al 17 luglio ore 21.15  vedremo cioé Gigi Proietti in un OMAGGIO A SHAKESPEARE (adattamento e regia Gigi Proietti, regista assistente Loredana Scaramella),    in una occasione da non perdere. In scena il nostro grande attore interpreta Edmund Kean , un uomo solo nel suo camerino che beve, si trucca e si  interroga sulle parole di Shakespeare, passando in rassegna una vita di battaglie e successi. Edmund Kean è un attore inglese dell’inizio dell’Ottocento, idolatrato dal pubblico e dalla critica.  Dal ruolo di Arlecchino ai grandi protagonisti shakespeariani ebbe un grandissimo successo e poi  una rovinosa decadenza. Gigi Proietti, lo fa rivivere nel testo scritto da Raymond FitzSimons per Ben Kingsley, portato in scena a Taormina 27 anni fa e ripreso oggi per affetto verso  Shakespeare in occasione dell’anniversario della morte. 

 Dal  22 luglio al 7 agosto ore 21.15 va in scena IL MERCANTE DI VENEZIA (regia e traduzione di Loredana Scaramella) un testo dai toni contrastanti, in cui si affronta il tema della tolleranza e lo scontro fra clemenza e giustizia. Loredana Scaramella presenta un allestimento – la cosa  appare consona a quel suo personale stile che più volte ha rivisitato Shakespeare con una sua particolare leggerezza riscuotendo grandissimo successo –  che punta a mantenere il carattere di commedia, allontanandosi dai toni drammatici delle più recenti messe in scena del testo. Lo fa puntando sul racconto di una grande storia sull’amore e spostando l’ambientazione negli anni a cavallo fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, anni euforici, pieni di cambiamenti di costume, di novità e luminosi progressi, che accolgono però i germi silenziosi di un buio futuro.

Per il decimo anno consecutivo torna l’appuntamento cult del Silvano Toti Globe Theatre: il SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE, a firma dell’indimenticabile Riccardo Cavallo (traduzione di Simonetta Traversetti) che quest’anno andrà in scenda dal 10 al 21 agosto ore 21.15.Una storia che non smette mai di emozionare e che continua a far sognare grandi e piccoli raccontando il tempo breve della felicità con un sottile sottofondo di malinconia.  L’opera è stata scritta in occasione di un matrimonio e rappresenta, come una scatola cinese, un mondo stregato in cui dominano il capriccio e il dispotismo. Linguaggi diversi che si intrecciano: quello delle fate che alterna al verso sciolto, canzoni e filastrocche, e quello degli artigiani, in cui la prosa di ogni giorno è interrotta dalla goffa parodia del verso raffinato.

Dal 26 agosto all’11 settembre ore 21.00 in programma IL RACCONTO D’INVERNO (regia e adattamento di Elena Sbardella), una delle ultime opere scritte da Shakespeare, che contiene e sviluppa i temi presenti nelle opere precedenti. Qui la giustizia invade un terreno privato, quello della fiducia e della relazione matrimoniale tra Ermione e Leonte. Si susseguono la gelosia, la disperazione, l’allontanamento, il dolore, la morte, per poi vedere il ritorno della gioia più allegra e sfrenata e della vita: vince l’amore.

Inoltre, lunedì 29 agosto, lunedì 5, 19 e 26 settembre alle ore 21.00 andranno in scena i SONETTI D’AMORE con l’ideazione e la regia di Melania Giglio (traduzione di Alfonso Veneroso e Melania Giglio). Un viaggio tra i più bei versi di William Shakespeare accompagnato da una ricca contaminazione musicale: da Marvin Gaye a Amy Winehouse, da Leonard Cohen adAlanis Morissette .

 

Dalla tragedia del male alla tragedia d’amore per antonomasia: dal 16 settembre al 2 ottobre ore 20.45 (domenica ore 18.00) torna in scena il classico tra i classici del repertorio shakespeariano ROMEO E GIULIETTA per la regia di Gigi Proietti (traduzione di Angelo Dallagiacoma).Proietti porta in scena un gruppo di giovanissimi attori e ambienta la storia in due epoche: nella prima parte dello spettacolo ci troviamo nei nostri giorni, con Mercuzio e i suoi amici che si esprimono a ritmo di rap e una Giulietta amante del rock. La festa è un ballo in maschera. Qui, dopo il primo sguardo tra i due ragazzi, la magia proietta la storia in un’epoca lontana dove nessuno dei due giovani supera il confine della maturità e nessun adulto li sa guidare su questo sentiero. Due realtà, due secoli, due mondi in cui si passa dal gioco alla tomba – come può accadere in ogni tempo – nella distruzione del futuro.

Seguendo la tradizione inaugurata con successo lo scorso anno, chiude la stagione un nuovo spettacolo in lingua inglese:  THE TEMPESTcon la regia di Chris Pickles, in scena dal  5 al 9 ottobre ore 20.45 (domenica ore 18). Lo spettacolo è coprodotto dalla Bedouin Shakespeare Company.

In programma anche MACBETH. I  CONTAGIATI DALLA MORTE, un laboratorio per attori sulla tragedia scozzese a cura di Daniele Salvo.Macbeth è la tragedia dell’ambizione e del potere che divora ogni cosa, un testo che diventa una straordinaria occasione di studio per un attore perché consente di esplorare fino in fondo l’essenza stessa del male portando gli attori ad un confronto ravvicinato con il proprio mondo interiore.

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