Villerupt 39. Un piccolo-grande festival del film italiano

VILLERUPT (Nancy)  Svelata la nuova locandina del Festival del Film Italiano di Villerupt che, per la dodicesima volta,  è firmata Baru. Il festival, il più affollato del belpaese oltralpe – nato  in un villaggio di nostri minatori emigrati che, incredibilmente, possedeva allora cinque cinema per poche migliaia di anime – compirà trentanove anni nel 2016.

Si svolgerà dal 28 ottobre al 13 novembre. Una lunga storia, che ha affascinato i nostri registi, primo fra tutti Giuliano Montaldo che avviò un progetto per realizzarvi un film.

Gli sceneggiatori

Tema di quest’anno,  “gli sceneggiatori”. Nel 2001, per la 24ma edizione, l’argomento scelto fu “L’Italia serbatoio di storie” e in quella occasione il festival colse il lavoro di dieci tra gli sceneggiatori più attivi nel precedente decennio. Alcuni di questi – Rulli, Petraglia e altri   – continuano tuttora ad apportare la loro preziosa collaborazione, sia a registi affermati che alle prime armi. Quindici anni più tardi , agli organizzatori di Villerupt, è sembrato necessario mettere in evidenza l’opera dei talenti che in seguito sono  apparsi  o –  grazie anche al festival – che hanno conosciuto la conferma del successo. Film molto recenti forniranno dunque l’essenziale della retrospettiva consacrata agli sceneggiatori.

Tra questi

• Francesco Piccolo (Habemus Papam di Nanni Moretti, Il nome del figlio di FrancescaArchibugi), 
• Fabio Bonifacci (Si può fare di Giulio Manfredonia , Oggi sposi di Luca Lucini), 
• Giulia Calenda (Scusate se esisto ! di Riccardo Milani, Latin Lover di Cristina Comencini), 
• Francesca Marciano (Signorina Effe di Wilma Labate, Miele di Valeria Golino), 
• Massimo Gaudioso (Gomorra di Matteo Garrone, Benvenuti al sud di Luca Miniero), 
• Filippo Gravino (Perez. di Edoardo De Angelis, Alaska di Claudio Cupellini), 
• Francesco Bruni (Scialla ! di Francesco Bruni, Il capitale umano di Paolo Virzì).

Il Festival quest’anno offre la cosiddetta “Carte blanche” a Michel Ciment, critico e storico cinematografico, cofondatore della rivista Positif, che rende omaggio a Francesco Rosi: Salvatore Giuliano,1962 // Le mani sulla città – Main basse sur la ville – 1963 // Il caso Mattei – L’affaire Mattei – 1972 // Cristo si è fermato a Eboli – Le Christ s’est arrêté à Eboli – 1979 // Tre fratelli – Trois frères – 1981 // Carmen, 1984

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