Sala Umberto. “Parole parole parole”, deliziosa commedia sull’interiorità

ROMA – Laura (la brava Carlotta Proietti) e Valerio (altrettanto bravo Matteo Vacca) sono i protagonisti di una storia d’amore molto particolare e, al tempo stesso,  non dissimile da quella che oggi alcuni sperimentano, almeno inizialmente,  attraverso il web. I sentimenti che la nostra immagine fa scaturire nell’altro sono fondamentali, perché l’occhio vuole la sua parte, ma questa non è tutto.

Per conoscersi veramente bisogna parlarsi. “La parola”, dice il regista Gigi Proietti, è “il terminale sonoro dell’anima, della mente e dei sentimenti”. In altri termini ritrae la nostra personalità, è il nostro identikit interiore, cambia agli occhi dell’altro i nostri connotati.

Guardandola attraverso un monitor Valerio s’innamora di Laura. La sua è una infatuazione virtuale perché non l’ha mai sentita parlare, né la conosce. Inoltre, c’è un ostacolo, Valerio è balbuziente. La loro storia d’amore comunque, passo dopo passo, si avvia. I due sono immersi in un clima di sogno. “Parole parole parole” è una commedia che mostra con acume, attraverso la recitazione dei  grandi poeti e canzoni interpretate dalla talentuosa  Carlotta Proietti, il volo alto o basso della nostra interiorità.  Una pièce che con leggerezza fa un discorso profondo, capace di farci toccare con mano la seduzione dell’anima,  la quale non può che manifestarsi attraverso le parole. 

Spiega Gigi Proietti: “Questo hanno fatto i Poeti di sempre. Grandi: Pascoli, D’Annunzio, Dante, piccoli o piccolissimi. Sì, anche autori di parole per le canzoni che, senza che ce ne accorgiamo, riempiono le nostre ore, i nostri giorni. Parole, che possono essere usate come prêt-à-porter nell’esternare i nostri sentimenti nel quotidiano. E c’è il rischio di mescolare queste con quelle dei Grandi. Far combaciare l’’alto’ col’ basso’. Purché si parli”. Verso la fine Carlotta Proietti – ovvero Laura – sciorina, con grande maestria, un  discorso in tono   zotico  che trasforma, a sorpresa, il suo personaggio, in una maschera inedita: il discorso è chiaro. Il pubblico, a questo punto,  risponde con applausi e sonore risate. Da vedere.

TEATRO SALA UMBERTO DI ROMA

CARLOTTA PROIETTI e MATTEO VACCA

PAROLE PAROLE PAROLE

di Adriano Bennicelli

regista assistente MARCO SIMEOLI

aiuto regia FRANCESCA CIOCI

scenografie FABIANA DI MARCO

costumi ISABELLE CAILLAUD

organizzazione ALESSANDRO FIORONI

regia
 GIGI PROIETTI

produzione Politeama srl

          FINO AL 9 OTTOBRE 2016

  SALA UMBERTO

Via della Mercede, 50 Roma

Tel. 06 6794753

www.salaumberto.comn 

dal martedì al venerdì ore 21, 2 mercoledì ore 17, sabato ore 17 e 21, domenica ore 17

Prezzi da 32€ a 23€

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