Teatro Eliseo. “Il giuoco delle parti” secondo Umberto Orsini

ROMA – Il sipario dell’Eliseo che si apre su “Il Giuoco delle parti”, mostra un ambiente dai colori perlacei, evanescenti, con porte trasparenti che introducono o dissolvono i personaggi, come in sogno. E’ la giusta cornice alla rivisitazione voluta da Umberto Orsini all’opera di Pirandello. 

Il grande autore siciliano aveva ideato una tragicommedia nella quale due coniugi, Leone Gala e Silia, e il suo amante, Guido Venanzi, sono i pilastri di una tradizione dove ciascuno ha un ruolo di facciata: Leone tollera che Silia veda Guido, purché siano salve le apparenze. Tra grande ipocrisia e vacuità, il triangolo sfocia in un intrico che porta al delitto: occasione per Pirandello di indagare matrimonio, tradimento, onore e omicidio La maschera pirandelliana dei protagonisti tiene a bada sentimenti che tuttavia riaffiorano dolorosamente sulla ragione e sulle convenzioni. 

La novità dell’allestimento di Orsini sta nell’aver immaginato il marito Leone Gala, persona di cultura macchiatosi di un crimine che pesa sulla coscienza, in età avanzata, a ripercorrere la vicenda attraverso ricordi che diventano riflessione sulla condizione umana e sui suoi legami più intimi. Orsini evoca i fantasmi di una mente in cui il tempo rimbalza dal passato al presente e viceversa. Ormai vecchio, su una sedia a rotelle, in giacca da camera, Leone Gala è in un ospedale psichiatrico. In un’atmosfera alla Strindberg, Leone si muove dentro e fuori la sua vicissitudine coniugale, a volte torna a dialogare con la moglie, a volte con l’amante di lei, a volte si dedica esclusivamente all’unico piacere rimastogli, quello del cibo, mentre il dramma assume i toni della follia. E non appaiono forse così le nostre problematiche più spinose? La riduzione, con la regia di Roberto Valerio, a tratti si fa simbolica e sembra voler enucleare ciò che normalmente non captiamo. 

Bellissima la voce di Umberto Orsini che narra fuori campo situazioni ed emozioni, suadenza musicale che conferisce alla scena un pathos raramente eguagliabile.  Attore d’indubbio fascino ha riscosso all’Eliseo prolungati e convinti applausi.  Bravissimi anche Alvia Reale e Totò Onnis, come di alto livello sono tutti i membri della compagnia. 

Al teatro Eliseo di Roma fino al 20 ottobre

Il giuoco delle parti

da Luigi Pirandello

Adattamento Valerio – Orsini – Balò

con

Umberto Orsini

e

Alvia Reale   Totò Onnis

e con

Flavio Bonacci

Carlo De Ruggieri

Alessandro Federico

Scene Maurizio Balò

Costumi Gianluca Sbicca

Regia Roberto Valerio

Produzione compagnia orsini

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